di Michele Pinassi*
“Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante”
(Proverbio del Burkina Faso)
SIENA. Iniziamo con una good news fresca fresca: dal 1° maggio via alle scampagnate in sicurezza! Il Presidente della Regione Toscana, Rossi, ha appena firmato l’ordinanza N° 46 del 29 Aprile 2020 che stabilisce, a decorrere dal 1° Maggio,
1. E’ consentito per l’attività motoria svolgere passeggiate all’aria aperta e utilizzare la bicicletta, con partenza e rientro alla propria abitazione, nell’ambito del comune di residenza in modo individuale,da parte di genitori e figli minori, da parte di accompagnatori di persone non completamente autosufficienti, o da parte di residenti nella stessa abitazione;
2. nello svolgimento delle attività motorie di cui al punto 1 non è necessario mantenere le misure di distanziamento sociale di almeno 1,8 metri fra i genitori e figli minori e/o residenti nella medesima abitazione;Ordinanza del Presidente della Regione Toscana n. 46 del 29 Aprile 2020
Quantomeno si potrà tornare un minimo a vivere e, soprattutto, a far prendere un po’ d’aria ai nostri figli, che sono chiusi in casa da oltre 50 giorni.
Si prega tuttavia di notare il comma 2,”non è necessario mantenere le misure di distanziamento sociale […] fra i genitori e figli minori e/o residenti nella medesima abitazione“. Esemplare manifestazione dell’estrema burocratizzazione italiana…
Mistero sulla sorte di Kim Il-Sung. Vivo, morto, X? In Italia, i leader politici invece stanno benissimo e si fanno sentire. Anche troppo, se permettete. Erano stati zitti un bel po’, rintanati nelle onorevoli quarantene, in attesa del momento giusto. Ed eccoli balzare fuori dalle tane, dopo la conferenza stampa di Conte di domenica sera. Vi piace vincere facile, eh? Il problema è che c’è ben poco da vincere. La gente, qui, inizia ad arrabbiarsi sul serio.
Oggi 150 ristoratori senesi, in un gesto forte di protesta, hanno simbolicamente consegnato le chiavi dei loro esercizi commerciali al Sindaco di Siena. La crisi morde forte, è innegabile: affitti, spese fisse, utenze… Certamente la possibilità di preparare cibo da asporto non risolverà il problema di dover pagare le bollette: personalmente non sono un amante dei ristoranti o del cenare fuori ma, quando mi capita l’occasione di mangiar fuori, non è esclusivamente per il cibo. È per il piacere della compagnia, del fare 4 chiacchiere fuori casa, dell’essere, per una sera, coccolati. Detta proprio in sincerità, farmi portare il cibo già pronto a casa e poi dover lavare i piatti non è il massimo della poesia… Tuttavia non mancano alcune interessanti iniziative, come l’ApeBar: un Ape Piaggio con il cassone allestito come un bar ambulante, che ti porta la colazione, il caffè e l’apertivo direttamente sotto casa. Ammetto che se mi capitasse di incrociarlo, anche solo per il gusto della novità, mi ci servirei!
Nel silenzio e nell’indifferenza generale stanno aumentando i suicidi. La cronaca nera è un vero e proprio bollettino di guerra. Si va dalla 17enne inglese che “non sopportava il lockdown” all’anziano di 89 anni disperato perché non può andare in campagna. C’è il 70enne di Pavia che decide di farla finita in modo terribile, dandosi fuoco. Ci sono poi epiloghi tragici a episodi di depressione, come l’uomo che si è tolto la vita con un colpo di pistola, a Vigevano. Qualcuno ironizzava, a inizio del lockdown, che “ai nostri nonni è stato chiesto di andare in guerra, a noi di restare in casa, sul divano“. Davanti a queste tragedie l’ironia è decisamente fuori luogo.
Sui social sono circolate numerose foto di eventi in cui le persone non tenevano la distanza minima di sicurezza (1,80mt). Si va dalla cerimonia di ieri per San Lucchese, a Poggibonsi, dove i volontari e i prelati sono stati immortalati un po’ troppo vicini e senza indossare le mascherine (per completezza di informazione, ecco la risposta della Misericordia sulle proteste montate in seguito alla vicenda), agli scatti dal mercato settimanale di Siena, adesso dedicato solo all’agroalimentare, con decine di persone ad affollare Viale Maccari. Con le mascherine indosso, per fortuna. Sicuramente, però, è stato l’assembramento in occasione del completamento del cavalcavia Morandi, a Genova, ad aver destato più scalpore: ma come, presidente Conte, prima ci esorta di essere responsabili e poi assiste inerme alla ressa dei giornalisti che si accalcano dietro alle transenne?
Questo pomeriggio, dopo oltre due mesi, abbiamo tentato il primo esperimento di allenamento collettivo “virtuale”. Collegati in videoconferenza con lo shifu di Sanda, abbiamo fatto un’ora di allenamento tutti insieme, guardandoci dallo schermo dello smartphone. Ammetto che è stata una sensazione strana: ognuno da casa sua ma, virtualmente, tutti connessi insieme a fare sport. In ogni caso, è stato bello poter rivedere i compagni di combattimento, anche se dal display a 6 pollici e con-ne-s-si-oni-un-po-a-scat-
L’eroe del giorno è questa donna che, a Torino, pur di saltare la fila al supermercato si è messa un cuscino sotto la maglia per fingersi incinta. Miserie umane, anche in un momento umanamente molto drammatico.
Nella foto di copertina: assembramento di souvenir che ritraggono leaders mondiali in una bancarella di Barcellona.
*www.zerozone.it