La parlamentare dem commenta la nota congiunta che ha sottoscritto con Presidente e giunta regionale dopo aver preso parte all’incontro di lunedì scorso
SIENA. “Lunedì scorso ho preso parte all’incontro tra i deputati e il Presidente della Regione Enrico Rossi. La Toscana ha garantito in questa settimana una qualità della gestione dell’emergenza sanitaria molto seria, ha favorito prima di altre realtà il confronto tra parti sociali per la sicurezza dei lavoratori e si è impegnata per definire standard di sicurezza elevati. Proprio per questo il lavoro avviato dal Presidente e dalla Giunta regionale nel progettare assieme alle parti sociali la ripartenza ci pare da sostenere con convinzione. Nessuna fuga in avanti, ma giusta preparazione e adeguata innovazione per fare i conti con le previsioni che gli osservatori fanno sulla nostra economia”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera commenta la nota congiunta del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dei parlamentari toscani eletti in Pd e Italia Viva, dopo aver preso parte all’incontro di lunedì scorso. Nota che riportiamo anche qui sotto.
NOTA CONGIUNTA DEL PRESIDENTE ENRICO ROSSI E DEI PARLAMENTARI TOSCANI DI PD E IV
Alla grave emergenza sanitaria, che i provvedimenti del governo stanno fronteggiando con efficacia, si va aggiungendo il rischio di una crisi economica e del sistema produttivo che mette a rischio posti di lavoro e produzione di reddito.
Il governo è intervenuto con misure importanti come il decreto liquidità, che il passaggio parlamentare renderà certamente più efficace e con il decreto imprese, di prossima emanazione, con il quale, siamo certi, saranno date risposte adeguate alle diffuse aspettative del necessario sostegno da parte dello Stato.
In queste ore ci siamo incontrati nelle modalità consentite con il Presidente Rossi ed abbiamo insieme maturato la necessità di questa ulteriore presa di posizione condivisa dal governo regionale e dai parlamentari che fanno riferimento alla maggioranza che sostiene la giunta.
Comprendiamo bene e condividiamo senza riserve la necessità di porre sempre la tutela della salute dei cittadini al primo posto.
Dovremo inevitabilmente misurarci, per molti mesi, con la convivenza con il virus e questo chiede che siamo capaci di risposte innovative ed efficaci in tutti i settori della vita sociale, a partire dalla scuola, dalle esigenze e gli orari delle famiglie, dall’assistenza a chi è più debole.
Vogliamo porre ancora una volta all’attenzione del Governo la particolare situazione della Toscana che, da un lato sta rispondendo bene alla esigenza di contenere il numero dei contagi, dall’altro, per effetto delle necessarie misure di contenimento assunte, sta pagando un prezzo altissimo con il proprio sistema produttivo e rischia per il futuro di avere difficoltà molto accentuate, superiori a quelle di altri territori a recuperare, dalla manifattura moda, al turismo, alla cantieristica, ruolo nei mercati esteri.
Più di ogni altra regione, infatti, la Toscana, per le proprie caratteristiche è esposta al rischio di una concorrenza internazionale e di un insieme di fattori che possono determinare un danno pesante, non limitato al periodo della emergenza.
Nei giorni scorsi il presidente Enrico Rossi aveva sollecitato il governo ad adottare risposte prioritarie ed anticipate per le filiere esposte alla concorrenza internazionale dichiarandosi disponibile anche alla adozione di misure di protezione più impegnative di quelle dei protocolli nazionali.
Prendiamo atto che fino ad oggi non è stata questa la strada scelta.
Rispettiamo le prerogative e la difficile responsabilità del governo nel decidere, con linee guida nazionali ma con la valutazione della diversità di situazione fra regione e regione, tempi e modalità della ripartenza ma non possiamo venir meno al dovere di rappresentare la specificità, le difficoltà ed i rischi del sistema produttivo toscano e di reiterare alla cabina di regia, che si riunirà nelle prossime ore, la richiesta che, nella uniformità di indicazioni nazionali per gli indispensabili criteri di sicurezza e di tutela, sia valutata, rispetto alle indicazioni note, la necessità del sistema toscano di tempi rapidi e certi di una ripartenza che consenta di avviare una difficile ripresa.