SIENA. In questi giorni Alessia Pannone, Il Presidente del circolo Fratelli d’Italia SienAzione – Siena, ha espresso la necessità di sostenere il mercato i del turismo Senese e ovviamente Italiano, costituito principalmente da micro imprese a gestione familiare, per scongiurare la polverizzazione del comparto che avrebbe necessità di un sostegno immediato, immettendo liquidità a lungo termine a tasso zero.
I professionisti del turismo ammontano a un popolo stimato di 7.880.00 soggetti tra agenzie di viaggio, tour operator, eventi, incentive e bussines travel, alberghi e ristoranti: un popolo che va aiutato e sostenuto.
E’ necessaria una serie di misure per una riapertura in sicurezza e un’adeguata gestione dell’emergenza nella fase due.
Fratelli d’Italia da subito ha richiesto un intervento sul comparto turistico colpito nell’immediato e che risponde a dinamiche peculiari rispetto ad altre aree merceologiche, elaborando delle misure concrete e fattibili.
Afferma Pannone: “Bisogna buttare giù delle proposte concrete nell’ottica di aiuti alle attività commerciali che dovranno, in qualche modo, recuperare la stagione turistica a Siena. Pensiamo alle imprese commerciali di Siena e provincia, che sono soggette al pagamento Cosap, e che dovrebbero essere esonerate fino alla riapertura ufficiale.
Inoltre, visto che dopo l’attuale emergenza sanitaria dovremo seguire delle linee guida preventive e mantenere distanze di sicurezza tra gli individui, bisognerebbe raddoppiare il suolo pubblico in termini di metri quadrati in base a quanto concesso attualmente alle singole attività; questo ovviamente nel rispetto delle disposizioni legislative e dove possibile”.
Questo provvedimento permetterebbe ai ristoranti, bar e attività simili, di non porre limitazioni numeriche, e gestire la normale quantità di clienti, avendo l’area di suolo pubblico raddoppiata: gli operatori del settore da un lato potrebbero rispettare le norme di prevenzione sanitaria e dall’altro preservare il fatturato”.
Per Fratelli d’Italia sono interventi concreti e che non intaccherebbero lo stato attuale delle casse comunali, dando un possibile sostegno alle attività commerciali e alla ristorazione.