Il sindaco Marchetti, la giunta ed il capogruppo di maggioranza li hanno acquistati nei negozi in difficoltà
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CHIANCIANO TERME. In un momento in cui l’emergenza sanitaria è diventata anche emergenza economica dopo aver attivato raccolte alimentari, non potevamo non pensare alla vigilia della Pasqua ad un gesto di vicinanza nei confronti di quei bambini che, per le difficoltà del momento, avrebbero dovuto rinunciare alla dolce tradizione dell’uovo pasquale. Con questo spirito il sindaco Andrea Marchetti, la Giunta e il capogruppo di maggioranza hanno acquistato personalmente 80 uova di cioccolato. Un piccolo gesto che vuole essere solidale per regalare un sorriso ai più piccoli, ma anche rappresentare il simbolo di una nuova rinascita dopo questo forzato lockdown.
La scelta di regalare proprio un uovo non è casuale. Fin dall’antichità questo alimento ha ricoperto un valore simbolico enorme. Nelle tradizioni pagane e mitologiche l’uovo si accompagna al significato di rinascita, in particolare con riferimento al sopraggiungere della primavera, periodo dell’anno in cui la natura rifiorisce dopo il lungo e sterile inverno ed in cui la terra rivive grazie ad una ritrovata fertilità.
Le uova sono state acquistate anche presso gli esercizi commerciali bar del Comune di Chianciano Terme, che a causa del decreto “Cura Italia” sono chiusi da un mese, ma che avevano già acquistato per i loro clienti uova pasquali e che rischiavano di rimanere invenduti. Altre sono state messe a disposizione gratuitamente dagli stessi esercenti le attività.
“In questo momento così difficile per tutti i cittadini – commenta il sindaco Andrea Marchetti – non possiamo non pensare ai bambini che probabilmente soffrono più di altri l’isolamento sociale e l’impossibilità di uscire di casa. Per questo abbiamo voluto fare un piccolo gesto simbolico e donare un uovo di cioccolata a chi quest’anno non lo avrebbe ricevuto. Saranno consegnati dalle associazioni di volontariato Pubblica assistenza Croce Verde, Misericordia e Pro Loco a domicilio o presso il centro ove è stata attivata la spesa solidale a chi già oggi è in carico o assistito dai servizi sociali, ma anche a chi proprio per l’emergenza coronavirus è stato costretto a chiedere i buoni spesa per l’emergenza alimentare. Il nostro augurio è di riuscire a regalare un sorriso a questi bambini”.