"Le sue dimissioni siano d'esempio ad altri soggetti con responsabilità molto maggiori"
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SIENA. Dopo l’ufficializzazione della proposta di nomina del Dr. Viola a Direttore Generale della Banca MPS, vogliamo esprimere alcune brevi considerazioni; come al solito parliamo alla luce di fatti certi, e non su “pettegolezzi”, ribadendo la nostra linea di chiarezza e autonomia, che sgombra il campo da ridicole illazioni su nostri presunti ”silenzi”.
Per prima cosa riteniamo le dimissioni dell’attuale DG Antonio Vigni un fatto non molto rilevante nel tentativo di rilancio della Banca, uno dei principali obiettivi del nostro movimento; pur non reputandolo esente da responsabilità sulle scelte gestionali degli ultimi anni, concordiamo sul fatto che lo stesso Vigni appariva comunque come uno dei pochi dirigenti con conoscenze specifiche della Banca e con contatti costruttivi con il personale. Per questo motivo accettiamo e apprezziamo maggiormente il suo gesto di sensibilità e responsabilità, auspicando che le sue dimissioni possano essere d’esempio e di insegnamento ad altri soggetti con responsabilità molto maggiori delle sue, a partire dal Presidente di Banca MPS e dall’intero CDA della Fondazione MPS; su questo punto non accettiamo alcun compromesso, in coerenza con la nostra mozione presentata in Consiglio Comunale, della quale il Sindaco si è impegnato a tenere conto.
Il completo ricambio del CDA appare ormai non più rinviabile per tentare di riportare la fiducia dei mercati verso la Banca MPS, fiducia che sembra ora del tutto assente, dopo la disastrosa acquisizione della Banca Antonveneta e tutte le conseguenze che essa ha avuto sul patrimonio della Banca e della Fondazione MPS. Il risultato del mercato azionario del 2011, che vede ancora una volta il titolo del MPS come il peggiore di tutti (ca. 70% di ribasso) è un’ulteriore conferma di quanto affermato.
Solo su queste basi il nostro gruppo ha offerto la propria disponibilità a collaborare con la maggioranza e con l’attuale Sindaco, pur non potendo scordare le discutibili posizioni e dichiarazioni che anche lo stesso Ceccuzzi ha tenuto in questi anni sull’argomento Banca MPS. Ritenendo, però, prioritario il tentativo di salvare la Banca e la Fondazione MPS, confidiamo nel già mutato atteggiamento del Sindaco, probabilmente in virtù del nuovo ruolo che gli impone il massimo rispetto verso la Comunità che rappresenta, volto a concretizzare rapidamente quelle azioni da lui ora pubblicamente dichiarate, e da noi auspicate da tempo.
In tal senso teniamo infatti a sottolineare che solo alcuni esponenti del nostro gruppo hanno espresso in questi anni, pubblicamente e nei luoghi deputati, con coraggio e senso civico, critiche e osservazioni, comprese le dimissioni del CDA, sulle tante scelte riguardo la Banca MPS, portate avanti dal “Sistema Siena”; scelte che si sono rivelate completamente errate ed hanno portato la Città in questa disastrosa situazione, sulla quale solo oggi, ”a stalla vuota”, tutti sembrano concordare. Non possiamo quindi tollerare che ci sia qualcuno che, personalmente o nascondendosi dietro a movimenti, dopo silenzi acquiescenti quanto censurabili e convenienti, tenti ora di prendere le distanze da questi discutibili comportamenti, a partire dai sindacati della Banca MPS.
Pur non potendo quindi esprimere un incondizionato plauso alla scelta del nuovo Direttore Generale, destinato a diventare il primo Amministratore Delegato della Banca MPS, soprattutto per le modalità seguite, prendiamo atto di questa decisione e siamo disponibili ad esprimere un giudizio definitivo dopo aver valutato le prime azioni del nuovo DG, che dovranno segnare una completa discontinuità con le assurde scelte fatte negli ultimi anni, a partire dalle nomine dei vari dirigenti ed amministratori; è il momento di scelte decise ed “epocali”, che non possono però prescindere da un attento controllo di quanto avvenuto nel passato e da un radicale cambio di metodo, prevedendo una diluizione dell’egemonia della politica sulla gestione della Banca MPS, e privilegiando le competenze e le professionalità, nonché l’etica e l’appartenenza alla cultura del territorio.
Il compito che lo attende è molto arduo, e dal suo successo può dipendere parte del destino di Siena e dei suoi abitanti; per questo il nostro movimento, mostrando ancora una volta la sua estrema responsabilità e il suo primario interesse per la Comunità, è disponibile ad un confronto e ad un’eventuale collaborazione, a patto che sia basata su chiarezza, trasparenza e rispetto reciproco.
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