Il presidente provinciale della Cna descrive un quadro di grande crisi per le aziende del senese in seguito all'emergenza Covid-19
di Augusto Mattioli
SIENA. “Le richieste di ammortizzatori sociali delle aziende senesi oggi sono il 30% in più di quelle della crisi del 2008”. Lo sottolinea con preoccupazione Fabio Petri presidente provinciale della Cna, confederazione degli artigiani. Segno che la crisi attuale è durissima.“La situazione è molto difficile, drammatica, ad oggi ogni giorno è un mondo nuovo” aggiunge tenendo presenti le informazioni e soprattutto gli stati d’animo del settore degli artigiani che rappresenta. Ciò che emerge è l’incertezza diffusa “non sapendo – aggiunge Petri – come e quando potranno riprendere la loro attività e soprattutto quali saranno le condizioni dei loro settori . Siamo in difficoltà. Il fatto è che la situazione sanitaria è complicata e non sappiano quando potrà finire”. Una situazione quindi di grande stress sia per l’epidemia che continua a mietere vittime ma appunto per il quadro economico che si presenterà quando l’epidemia non morderà come oggi.
“Facciamo fatica a far comprendere ciò che è e ciò che sarà – aggiunge il presidente Petri – certo chi ha potuto tenere aperto è però al minimo. Si tratta di una partita lunga e non riusciamo ancora a vedere uno spiraglio”. C’è un aspetto che tiene a sottolineare Petri. Riguarda gli impegni con le banche delle aziende che hanno rate dei mutui ottenuti da pagare e altre scadenze. I decreti del governo parlano di sospensione del rimborso alle banche di prestiti mutui per le piccole, medie e microimprese, fino al 30 settembre prossimo. “ Il fatto è – avverte Petri- che occorre avere delle risposte precise da parte delle banche. In teoria la sospensione c’è ma da parte loro non c’è molta chiarezza”.