Il soggetto, bengalese, benché colpito da un provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Siena, si trovava nei pressi della stazione ferroviaria senza giustificato motivo
SIENA. Al fianco dei cittadini corretti e rispettosi delle regole, così i finanzieri del Comando Provinciale di Siena, sulla scorta delle indicazioni ministeriali ricevute, hanno intensificato i controlli in tutta la provincia allo scopo di prevenire qualsiasi comportamento che astrattamente possa rivelarsi non conforme alle misure di contenimento del contagio previste dai DPCM 8-9 Marzo e seguenti, nei confronti tanto delle attività commerciali, quanto delle persone fisiche.
In particolare, proprio durante uno di tali controlli effettuato nel capoluogo, una pattuglia delle Fiamme Gialle senesi ha sorpreso nei pressi della stazione ferroviaria, un soggetto di origine bengalese che, dall’esame dei documenti in suo possesso, è risultato provenire da Gaiole in Chianti senza giustificato motivo, in barba ai divieti imposti da ultimo dal DPCM del 22 Marzo scorso.
Si rammenta, infatti, che la presenza in un comune diverso da quello di residenza è ammessa esclusivamente per “assoluta urgenza”, “situazioni di necessità”, “motivi di salute” e “comprovate esigenze lavorative”.
Gli ulteriori riscontri effettuati, hanno altresì evidenziato che sul soggetto controllato pendesse anche un decreto di espulsione emesso dalla locale Questura che gli intimava di lasciare il territorio dello Stato entro 7 giorni.
Per tale motivo, si è proceduto a denunciare il soggetto alla Procura della Repubblica di Siena per la violazione dell’art. 650 c.p., Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, e per la violazione del Testo Unico sull’Immigrazione in relazione al mancato rispetto dell’invito a lasciare il territorio nazionale.
La condotta è stata segnalata all’Ufficio Immigrazione della Questura di Siena per i profili di competenza.
L’attività, che proseguirà incessantemente su tutto il territorio della provincia, conferma ancora una volta il costante presidio attuato dalle Fiamme Gialle senesi a tutela della collettività, coerentemente alle linee di indirizzo impartite dall’autorità di vertice del Corpo, oltre che la sempre più marcata vocazione sociale della Guardia di Finanza, sempre più polizia sociale, completamente protesa verso il cittadino onesto e l’impresa regolare che protegge, tutela e rassicura.