No "ad una versione autoreferenziale che riecheggia quella della riforma universitaria"
SIENA. Grave responsabilità si è assunto chi ha deciso di ridurre il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena esclusivamente ad una versione autoreferenziale che riecheggia quella della riforma universitaria diretta ad una gestione privatistica degli atenei. L’ Università degli Studi di Siena non può essere asservita ad interessi privati né tantomeno ad una gestione che ne rappresenti soltanto le dinamiche interne. E’ un bene di tutta la comunità e solo con un rapporto stretto con il territorio ne può rappresentare la sua reale natura e solo da esso può trovare tutte le risorse necessarie per la continuazione di una storia secolare.
Potremo auspicare che nei prossimi giorni ci sia un ripensamento che potrà migliorare le condizioni di un eventuale rapporto con le istituzioni del territorio…
Siamo convinti che a questo punto quanto è già stato proposto in termini politici al fine di istituire un organismo inclusivo, territorialmente rappresentativo, atto a controllare la gestione e l’attività dell’Ateneo senese sia più che mai una necessità o comunque un obbiettivo irrinunciabile.
CGIL Siena