Riapre domani, passata la quarantena, il tabacchi storico del borgo di Vescovado
di Annalisa Coppolaro
MURLO. Dai cittadini di Murlo si leva un grazie per tutti i commercianti che coraggiosamente rimangono aperti, nei tempi del virus, consegnando anche la spesa a domicilio. Soprattutto dopo la tabaccheria chiusa per quarantena a Vescovado, la paura serpeggia , eppure i negozianti sono rimasti aperti – anche se ora a porte chiuse, ossia raccogliendo gli ordini alla porta – per quei beni essenziali di necessità. Sono alimentari, macellerie, panifici, farmacie, alimenti per animali e tabacchi (che ricordiamo sono aperti per i monopoli di stato , francobolli, marche da bollo, pagamento bollette ecc, e non, come alcuni scrivono per gratta e vinci, adesso comunque non più venduti).
E proprio tutti questi negozianti hanno un ruolo essenziale dato che – lo ricordiamo – la popolazione, dal giorno 10 marzo, non può spostarsi verso negozi più grandi nei comuni limitrofi. Negozianti che da tempo sono ”in trincea” con guanti di lattice e mascherine, negozianti che vanno dai clienti a consegnare merce a domicilio, anziani e non. In un territorio come questo, con tanti over 65, tante famiglie abitanti in molte frazioni, è un servizio vitale.
Un po’ di paura in più tra la popolazione e i negozianti è scattata martedì scorso, quando la tabaccheria Muzzi ha affisso la nota alla saracinesca informando della quarantena per essere stati in contatto stretto di uno dei due casi di Coronavirus a Murlo (casi comunque leggeri e non ospedalizzati, ora in guarigione). Era lo scorso 17 marzo, e le saracinesche riapriranno domani mercoledì 25 marzo, dopo che tre quarantene sono passate per la famiglia dei proprietari e tutto è rientrato nella normalità, anche per il titolare Paolo Muzzi che da 50 anni gestisce il noto emporio tabaccheria. Una vera istituzione.
”Siamo nella stessa sede di Palazzo Neri dal 1905, – racconta Paolo Muzzi – quando il negozio fu acquistato da Enrico Neri, zio di mia mamma Emilia, e poi dal 1952 al 1970 fu gestito da me e mia mamma. Dal ’70 sono il titolare. Questo è di certo il periodo peggiore che ricordiamo, anche per questa quarantena che sta finendo, ma finalmente oggi, mercoledì, riapriamo. Il paese ci è stato molto vicino con messaggi e telefonate. E’ molto bello – conclude Muzzi – che i negozi di Murlo continuino ad offrire le loro merci pur se a porte chiuse e come consegna a domicilio, mettendo anche a rischio la propria salute.”.