Il candidato sindao Gabriele Corradi scrive ai senesi chiedendogli di andare in massa alle urne
siamo abituati, in Italia e a Siena in particolare, a una politica in cui sui contenuti prevalgono gli interessi degli schieramenti partitici, in perenne fibrillazione tra loro a causa di compromessi continui, accordi e ribaltoni.
Tutto si gioca in chiave di organigrammi e di formule, dove i giochi di potere delle élites partitocratiche finiscono per prevalere sugli interessi della collettività. La conseguenza è l’aggravarsi della frattura tra la società civile e la classe politica, che genera una crescita continua dell’astensionismo elettorale. Mi rivolgo perciò a quelli di voi che nelle ultime elezioni non sono andati a votare, stanchi di assistere a questo deprimente spettacolo di immobilismo, impotenza a governare, difesa conservatrice di interessi corporativi. Non votare ha finito per diventare un comportamento di protesta civile.
Un numero crescente di Senesi chiede ormai da tempo una politica diversa. Anche per questo ho ritenuto di candidarmi a Sindaco di Siena: per raccogliere e incarnare questa richiesta di cambiamento.
Il cambiamento che voglio è l’affermazione di una nuova cultura politico amministrativa nella nostra città.
Una volta eletto, il Sindaco assume la responsabilità etico morale di rappresentare tutti e deve farsi carico anche dei cittadini che a lui si sono opposti o non l’hanno scelto. Deve dare risposte a chi lo ha eletto e a chi non lo ha eletto. Questa è la sfida che intendo affrontare: convincere quelli che non votano a fidarsi di me. Siatene certi, non dimenticherò il gesto generoso dei miei concittadini, ora delusi e “paurosi”.
Per aggiustare l’attuale situazione di Siena ci vorrà del tempo e, in più, ci vorrà un’altra classe dirigente. È ora di tornare a votare. Senza paura.
Gli occhi del PD non Vi vedono nell’urna. Il voto è segreto!
È ora di non votare più per quelli che hanno compiuto errori evidenti a tutte le donne e gli uomini onesti. Nel voto ci deve guidare il coraggio della verità, perché libertà e verità coincidono e la democrazia ha bisogno di entrambe.
Solo la libertà, la volontà e il coraggio di cambiare possono garantire l’affermazione del nuovo e la sconfitta di un male già conosciuto e sperimentato da dieci anni.
Questo male è sempre lo stesso, a Siena e ovunque: è la mancanza di verità e giustizia, è l’ipocrisia e il cinismo di chi ci governa sordo ai nostri interessi.
Amici senesi, è ora di cambiare e di credere davvero, in questo anniversario dell’Unità d’Italia, che un altro Risorgimento per Siena è possibile. Tutti, a partire dai giovani e dalle donne di Siena, devono volerlo e impegnarsi a realizzarlo.
Gabriele Corradi