Tra SeL e Sinistra per Siena il leader pugliese avrebbe dovuto scegliere quest'ultima
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SIENA. “Caro Nichi,
abbiamo diverse cose in comune: l’età, la terra d’origine, la passata, comune militanza, nel magnifico decennio 74-84, nella FGCI che radunava una parte consistente, se non tutta, della “meglio gioventù”.
Altre cose ci differenziavano: io ho lasciato il Salento e da 30 anni vivo a Siena, oramai la mia città adottiva, e avevo smesso di fare politica attiva, non tanto perché avessi perso la voglia di cambiare il mondo (che conservo intatta), quanto perché non trovavo più un contenitore, partito, adatto dove poter esercitarla.
Poi sei arrivato tu con il progetto SEL e mi è tornata la speranza. Il tuo progetto mi è parso rivoluzionario. La rivoluzione con la P maiuscola: rimettere la lettera maiuscola alla parola Politica, per farla tornare ad essere qualcosa di alto cui si è orgogliosi partecipanti. Tornare alla bella Politica dove contano i valori e non gli interessi. Una rivoluzione che si autoalimenta: quanto più pu(g)liamo la politica, tante più persone decideranno di partecipare alla cosa pubblica, e quanta più partecipazione esiste, tanta più democrazia c’è e tanto più tutti noi stiamo meglio.
Siena ha più che mai bisogno della bella politica per liberare tutte le sue energie e la sua creatività, per affrancarsi dal controllo di una oligarchia mediocre che ha piegato gli interessi della città ai propri interessi di casta, per rimettere il merito e le capacità individuali al centro della selezione della sua classe dirigente.
Così mi sono iscritto a SEL e con un gruppo di compagni abbiamo fondato il Circolo “Città Domani” e abbiamo iniziato a predicare la necessità per Siena della rivoluzione con la P maiuscola.
Ma per quanto ciò possa apparire paradossale, i vertici provinciali di SEL non hanno per niente gradito. Per aver messo la questione morale al centro della nostra azione, per aver elaborato una serie di proposte precise per rilanciare la bella politica, per aver importato il vendolismo a Siena, gli organi provinciali di SEL ci hanno emarginato prima e cacciato poi. La scelta degli organismi provinciali del tuo partito è stata quella di non disturbare la casta al potere a Siena per poter partecipare anche loro alla distribuzione della torta.
Caro Nichi,
tu hai cacciato dalla giunta regionale Tedesco (l’ex assessore alla sanità pugliese, ora deputato PD, indagato per corruzione e di cui i magistrati hanno recentemente chiesto l’autorizzazione per l’arresto), quelli che dovrebbero rappresentarti a Siena prendono ordini dai “tedeschi” locali e cacciano noi. Tu hai fatto la tua battaglia contro l’intreccio del potere dalemiano in Puglia, loro nell’intreccio massonico-politico-affaristico che domina Siena ci pascolano beati speranzosi di godere i frutti che sono stati promessi loro.
La verità è che la rivoluzione dalla P maiuscola, Nichi, SEL di Siena non la vuole.
E allora ce la siamo fatta da soli, la rivoluzione, noi del circolo Città Domani, formando la lista Sinistra per Siena con tanta gente comune che non chiede una sistemazione alla politica ma vorrebbe che la politica sistemasse la città. Una lista fuori dal coro e fuori dai “giri” giusti: una lista fatta da 30 straordinarie persone normali.
Nel lontano passato si usava dire: “Ah, se il Re sapesse come s’amministra in suo nome….”. Per non imputare al Re le ingiustizie che si subivano. Io, inguaribile idealista, voglio pensare che tu non sappia con quale “taglio germanico” si gestisce SEL a Siena, altrimenti…. altrimenti ti saresti schierato con noi e saresti il capolista di Sinistra per Siena.
Magari in un futuro non tanto lontano io, tu, e tutti quelli che credono nella bella politica ci potremo ritrovare in un grande partito della sinistra che possa finalmente cambiare questa nostra Italia e dare una speranza ai nostri figli. Io ancora ci credo.
Occorre, però, cacciare i mercanti dal tempio della politica (come tu hai fatto con Tedesco); in altre parole serve mettere la maiuscola alla parola “Politica”, cominciando da casa nostra.
A Siena solo noi diamo l’opportunità di farlo: votare Sinistra per Siena e Laura Vigni candidata a Sindaco.
Con affetto,
Luigi Bosco