FIRENZE. “Paradossale è la posizione di Mobit, che dal un lato pretende di far credere che sarebbe pronta a garantire il servizio di trasporto pubblico locale in Toscana fino al 2031 sulla base di un’offerta presentata nel 2015, senza alcun adeguamento inflattivo, e dall’altro – indossando la giacchetta di One Scarl, la società composta dalle stesse aziende di trasporto che ha gestito il servizio nel 2018 e nel 2019 grazie al contratto ponte – non solo ha ottenuto 10 milioni in più all’anno, ma ci sta addirittura chiedendo un ulteriore riequilibrio, che per la Regione significherebbe una spesa aggiuntiva di diversi altri milioni. Questo è un vero paradosso, non il rispetto dell’esito di una gara pubblica europea e l’adeguamento necessario a rendere sostenibile il servizio, visto che dal 2013, anno in cui la gara è stata bandita, ad oggi il quadro del trasporto pubblico in Toscana è cambiato, come tutti possono facilmente constatare”. Con queste parole l’assessore alla mobilità Vincenzo Ceccarelli ha risposto alle dichiarazioni di Mobit.