Non è la prima volta che gesti che vogliamo definire intimidatori capitano al Parco della Badia e al Presidio.
Vogliamo ricordare gli atti vandalici che ruppero alcuni striscioni al presidio nel 2007.
Ma ciò che evidentemente risalta agli occhi è come questo atto, sintomatico di una totale ed assoluta mancanza di rispetto verso il nostro operato che, sinora si è dimostrato corretto e di riguardo verso le nostre controparti, capiti esattamente in un momento nel quale Comitato, unitamente a Lista Civica, stanno lamentando e denunciando fatti di rilievo che, presumibilmente, disturbano ed infastidiscono (ci riferiamo alla richiesta del mancato pagamento del canone della Comunità Islamica).
Tali gesti intimidatori, più frequenti negli ultimi tempi, ci inducono a pensare che le nostre azioni stiano facendo centro e per questo motivo portiamo avanti le nostre idee con fermezza, coraggio e soprattutto rispetto verso i nostri interlocutori. Portare via uno striscione – simbolo del comitato – portare via la bandiera italiana – simbolo nazionale sono gesti forti ma ciò non ci impedirà di andare avanti, ma al contrario ci darà lo stimolo per insistere sulle nostre idee e evidentemente ci dà conferma che quanto stiamo denunciando in questi giorni forse non si allontana di molto dalla realtà dei fatti.
Vogliamo sottolineare che, forse, non c’è una matrice prettamente politica o perlomeno ce lo auguriamo…..forse accanto all’una ne esiste anche un’altra goliardica. Pertanto auspichiamo che a fronte di tali atti vandalici, i controlli effettuati dalle forze dell’ordine sul territorio, quale quello compiuto dai carabinieri la sera del 6 settembre in occasione di liberacollarte, siano ulteriormente intensificati, al fine di garantire la legalità e la prevenzione.
Sconcertante è il silenzio dell’Amministrazione Comunale – nessun comunicato stampa o altro- a sostegno dell’iniziativa dei carabinieri. Forse, passateci la battuta, questa iniziativa può aver in parte oscurato l’iniziativa Liberacollarte, evidenziando anche delle negatività non gradite alla Amministrazione. E’ ovviamente una battuta “infelice” e non veritiera.
Il Presidente I Consiglieri Comunali
Letizia Franceschi Leonardo Fiore e Mauro Bruni