SIENA. Ai primi di luglio l’Italia dei Valori senese, rimasta finora in posizione fortemente critica di fronte alle maggioranze nei governi locali, provinciale e comunali, chiese ed ottenne un incontro con una delegazione provinciale del PD e, in tale occasione, confermata la propria netta e ferma volontà di appartenenza al centrosinistra e di combattere il berlusconismo ovunque esso si annidi (e dunque anche quello che permea purtroppo le anomale liste civiche senesi o che potrebbe aver fatto breccia in zone del PD locale), richiese l’immediata manifestazione di segni programmatici di discontinuità e specialmente con il modo elitario, cesaristico, oligarchico e autoreferenziale inaugurato a fine millennio al comune di Siena e mai ripudiato. Italia dei Valori, inoltre, reclamò il ricorso alle elezioni primarie di coalizione per tutte le cariche elettive della tornata elettorale amministrativa del 2009 quale segno di forte democratizzazione dei meccanismi di selezione degli eletti.Non si ebbe risposta. Apparve invece sui giornali una dichiarazione del Segretario Bezzini che annunciava il ricorso generalizzato alle elezioni primarie di partito. Italia dei Valori inviò allora al PD una lettera formale insistendo per le elezioni primarie di coalizione come condizione di ogni possibile accordo pre-elettorale, ma a distanza di tre mesi e nonostante la comprovata impossibilità di fare primarie di partito e contemporanee primarie di coalizione, non si sono avute risposte.Dal che si dovrebbe dedurre che il PD senese si ritiene nelle condizioni di autosufficienza tali da non dover ricercare alleanze di sorta, né alla provincia, né nei trenta e passa comuni dove si voterà nel 2009.Nel frattempo, mentre a Siena altre forze politiche insistevano per le elezioni primarie di coalizione senza ottenere alcuna risposta, si assisteva, nel silenzio senese, ad infuocate polemiche fiorentine in tema di primarie: a metà ottobre è arrivata la notizia ufficiale che non si sarebbero fatte primarie perché il candidato alla presidenza della provincia era il segretario PD Bezzini. Immediatamente dopo arrivava la candidatura dell’assessore Mariotti, ma, prima ancora che egli potesse informarne la stampa e senza che alcuna forza del centrosinistra venisse neppure consultata, il PD regionale congelava tutte le candidature. Queste, dunque, sarebbero le primarie senesi!La cronaca degli avvenimenti mostra sul piano politico l’evidente volontà del PD senese di non tenere in alcuna considerazione gli alleati naturali e di considerare le primarie – esaltate a dismisura negli statuti e nei regolamenti – come qualcosa da evitare con ogni cura per non sconvolgere le decisioni già notoriamente assunte da un ristrettissimo gruppo di potere e fatte passare come soluzioni unitarie in grado di risolvere sempre i contrasti, anche quelli più aspri.Significativo a questo proposito appare l’intervento sulla stampa di Fabio Ceccherini, preoccupato che le primarie possano lacerare il partito (ma l’assunto è stato fortemente e immediatamente criticato dai Giovani Democratici).
Secondo Italia dei Valori le primarie di coalizione sono e restano fondamentali per imprimere una svolta democratica nel nostro territorio, che, pur avendo ancora un buon livello di servizi e di qualità della vita, corre oggi i rischi della crisi economica, della sicurezza e dell’involuzione autoritaria e populista che colpisce tutto il Paese.
L’italia dei Valori senese rivolge un appello accorato a tutto il centrosinistra perché si avviino subito concrete trattative per la definizione di chiari accordi programmatici pre-elettorali. Senza di che Italia dei Valori porrà all’opinione pubblica e alle altre forze di centrosinistra l’esigenza di promuovere ovunque liste civiche di emergenza democratica per tutto il territorio senese.