SIENA. Una nuova, grave e diffusa questione morale è tornata a infettare la politica italiana. Si moltiplicano le notizie di reato sulle quali sta indagando la magistratura in numerosi Comuni, grandi e piccoli. E le indagini riguardano esponenti sia del centrodestra che del centrosinistra.
Anche in Provincia di Siena in diverse realtà si stanno manifestando fenomeni che mettono in evidenza il venir meno dei principi fondamentali della corretta amministrazione della cosa pubblica.
A prescindere dalle responsabilità che i giudici potranno o meno accertare, é urgente denunciare e risolvere la degenerazione della politica: una personalizzazione senza freni e senza principi, campagne elettorali individuali sfarzose per delle primarie di partito o per accedere a un consiglio comunale, reti clientelari diffuse e trasversali, conflitti d'interesse, commistione tra pubblico e privato, saccheggio del territorio per garantire profitto ai proprietari delle aree…
Non è una riedizione della “tangentopoli” dei primi anni novanta: è peggio. Quel che i magistrati svelarono allora era un sistema di corruzione centralizzato, costruito attorno a partiti avidi di denaro pubblico al fine di aumentare sempre più il loro potere. Era il drammatico culmine della “partitocrazia”. Quel che si vede oggi è del tutto diverso. I partiti sono scatole vuote, contenitori di lobbies e di interessi personali, mezzi di trasporto dai quali si sale e si scende con disinvoltura per fare carriera nelle istituzioni.
Prima i partiti “occupavano” la società, come denunciò giustamente Enrico Berlinguer. Oggi sono i partiti a “essere occupati” dai comitati d'affare e dalle lobbies economiche.
E’ la vittoria della filosofia dei partiti leggeri, la personalizzazione della rappresentanza, il mito di una presunta modernità indifferente ai valori e ai principi della democrazia e dell’etica pubblica.
Ma è anche la crisi di un modello di governo locale che, in nome dell’accentramento delle decisioni ha spinto verso la privatizzazione della cosa pubblica. Quel modello è arrivato al capolinea: lo scettro è finito in mano ai privati e la politica ha perso ogni propria autonomia. Retrocedere dal governo pubblico ha favorito la corruzione, ha duplicato le funzioni, non ha migliorato la vita dei cittadini.
Per questo la questione morale è, oggi come non mai, questione politica. Anzi la questione entrale della politica italiana. Ed è per noi di Sinistra Democratica il discrimine fondamentale sul quale giudichiamo e giudicheremo le alleanze politiche.
Le uniche coalizioni alle quali ci sentiamo di dare il nostro sostegno saranno quelle in grado di esprimere una indiscutibile credibilità sui temi della moralità della vita pubblica.
Intendiamo proporre alla discussione delle assemblee elettive, alle forze politiche e sociali, a tutti i cittadini, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative, le nostre proposte per fermare il degrado della vita politica. E per affermare una pratica politica onesta, sobria, rispettosa delle istituzioni, fondata sulla trasparenza e sulla partecipazione dei cittadini.
Per discutere di questi temi si svolgerà giovedì 30, alle ore 21, presso il circolo ARCI di Fontebecci, un'assemblea pubblica con la partecipazione di Fulvia Bandoli della Direzione Nazionale di Sinistra Democratica. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Sinistra Democratica – Siena