SIENA. Continua in provincia di Siena la crescita del numero dei promotori della nuova associazione “Per la Sinistra”. L’avvio del percorso senese è avvenuto all’inizio di febbraio con una foltissima assemblea, e con un appello, sui mezzi di comunicazione locali, dei primi 70 promotori, cui se ne sono aggiunti subito altrettanti.
L’obbiettivo è costruire, con i tempi imposti dalla politica partecipata ed inclusiva, un soggetto politico unitario della sinistra italiana, pluralista, laico, pacifista, che rimetta al centro della politica i temi del lavoro e dello sviluppo ecosostenibile e che sappia soprattutto ridefinire un nuovo coerente progetto per una società più giusta. Si tratta di una scelta doverosa e urgente, dopo che il capitalismo senza regole e il modello di finanziarizzazione dell’economia, con le sue gravi aberrazioni, hanno dominato il mondo negli ultimi decenni, mostrando i suoi effetti devastanti, soprattutto per i soggetti più deboli della società. Ci troviamo di fronte ad una crisi che travolge globalmente il sistema del pensiero unico che ha contagiato anche parte della sinistra, quando erano necessarie elaborazioni e politiche alternative.
A livello nazionale l’associazione “Per la Sinistra” è stata promossa da un consistente gruppo di operai, intellettuali, sindacalisti, scienziati, artisti, ed ha come referenti politici organizzati, il Movimento per la Rifondazione della Sinistra di Nichi Vendola e Franco Giordano, il movimento Sinistra Democratica di Fabio Mussi e Claudio Fava, oltre ad aree importanti provenienti dai Comunisti Italiani e dai Verdi. Anche a Siena, come nel resto del Paese, hanno aderito all’associazione, insieme ai movimenti, moltissime persone di sinistra ormai prive di riferimenti politici organizzati dopo la nascita del Partito Democratico e dopo il ripiegamento identitario della cosiddetta sinistra radicale, che con quella scelta si è condannata ad una sostanziale marginalità politica.
La nascita di un nuovo partito della Sinistra è oggi una necessità assoluta per ridare voce e speranza ai lavoratori, ai precari, agli studenti. Dobbiamo costruire una forza politica capace di sappia scegliere tra le posizioni della CGIL e quelle di CISL e UIL firmatarie dell’accordo separato sulla contrattazione, e di potere assumere una posizione chiara sul testamento biologico, o sul federalismo fiscale, solo per citare gli ultimi casi in cui il PD è apparso incapace di schierarsi. Quel partito, nato dal tentativo di fondere due storie e cultura diverse, ha contribuito a cancellare la presenza autonoma della sinistra, senza costruire la grande innovazione politica annunciata. Appare come un soggetto senza una cultura politica solida, senza un progetto di società, con una tendenza all’annientamento delle alleanze per imporre un assetto sostanzialmente bipartitico e ridurre la democrazia partecipata, e che si è dimostrato incapace di parlare ad un paese scosso da una gravissima crisi sociale.
Cambiare l’Italia è possibile: non è un percorso facile, ma dobbiamo avere il coraggio di ridare una speranza agli italiani. Bisogna partire subito con una fase costituente del nuovo soggetto della sinistra italiana, per spezzare una condizione di marginalità politica, e anche democratica, e battere lo soluzione bipartitica che PD e PDL vogliono imporre a colpi di maggioranza con riforme elettorali che riducono oggettivamente la rappresentanza democratica.
“Per la Sinistra” non vuole un ritorno identitario al passato, non vuole la sommatoria di piccoli ceti politici, ma vuole attivare un percorso democratico, partecipato, inclusivo. Dobbiamo muoverci subito, insieme a tutti i lavoratori e i cittadini che sono interessati alla presenza della sinistra in Italia. Loro devono stare con noi in questo lavoro, duro ma esaltante, dobbiamo camminare insieme.
Nelle scorse settimane abbiamo svolto quattro assemblee pubbliche su: crisi e lavoro, diritto alla salute, università e formazione, territorio e ambiente. Sono le iniziative di un percorso teso a confrontare con la popolazione la traccia di programma che vuole definire, in un rapporto dialettico con i presenti, il punto di vista della sinistra senese sui diversi temi affrontati. Ci sono anche due siti per intervenire www.sinistrasi.info, oppure www.sinistrasi.info . Il programma è anche finalizzato alle prossime elezioni amministrative che possono costituire un momento importante per aprirsi alla partecipazione popolare.
Chi ci legge se pensa che l’Italia abbia bisogno di una Sinistra nuova, che guarda avanti, può raggiungerci fra i promotori dell’associazione “Per la Sinistra” di Siena, anche rivolgendosi alle sedi di in via Nino Bixio 35 e di via Mentana 100 o telefonando ai numeri 0577/271161 – 0577/270389.
L’obbiettivo è costruire, con i tempi imposti dalla politica partecipata ed inclusiva, un soggetto politico unitario della sinistra italiana, pluralista, laico, pacifista, che rimetta al centro della politica i temi del lavoro e dello sviluppo ecosostenibile e che sappia soprattutto ridefinire un nuovo coerente progetto per una società più giusta. Si tratta di una scelta doverosa e urgente, dopo che il capitalismo senza regole e il modello di finanziarizzazione dell’economia, con le sue gravi aberrazioni, hanno dominato il mondo negli ultimi decenni, mostrando i suoi effetti devastanti, soprattutto per i soggetti più deboli della società. Ci troviamo di fronte ad una crisi che travolge globalmente il sistema del pensiero unico che ha contagiato anche parte della sinistra, quando erano necessarie elaborazioni e politiche alternative.
A livello nazionale l’associazione “Per la Sinistra” è stata promossa da un consistente gruppo di operai, intellettuali, sindacalisti, scienziati, artisti, ed ha come referenti politici organizzati, il Movimento per la Rifondazione della Sinistra di Nichi Vendola e Franco Giordano, il movimento Sinistra Democratica di Fabio Mussi e Claudio Fava, oltre ad aree importanti provenienti dai Comunisti Italiani e dai Verdi. Anche a Siena, come nel resto del Paese, hanno aderito all’associazione, insieme ai movimenti, moltissime persone di sinistra ormai prive di riferimenti politici organizzati dopo la nascita del Partito Democratico e dopo il ripiegamento identitario della cosiddetta sinistra radicale, che con quella scelta si è condannata ad una sostanziale marginalità politica.
La nascita di un nuovo partito della Sinistra è oggi una necessità assoluta per ridare voce e speranza ai lavoratori, ai precari, agli studenti. Dobbiamo costruire una forza politica capace di sappia scegliere tra le posizioni della CGIL e quelle di CISL e UIL firmatarie dell’accordo separato sulla contrattazione, e di potere assumere una posizione chiara sul testamento biologico, o sul federalismo fiscale, solo per citare gli ultimi casi in cui il PD è apparso incapace di schierarsi. Quel partito, nato dal tentativo di fondere due storie e cultura diverse, ha contribuito a cancellare la presenza autonoma della sinistra, senza costruire la grande innovazione politica annunciata. Appare come un soggetto senza una cultura politica solida, senza un progetto di società, con una tendenza all’annientamento delle alleanze per imporre un assetto sostanzialmente bipartitico e ridurre la democrazia partecipata, e che si è dimostrato incapace di parlare ad un paese scosso da una gravissima crisi sociale.
Cambiare l’Italia è possibile: non è un percorso facile, ma dobbiamo avere il coraggio di ridare una speranza agli italiani. Bisogna partire subito con una fase costituente del nuovo soggetto della sinistra italiana, per spezzare una condizione di marginalità politica, e anche democratica, e battere lo soluzione bipartitica che PD e PDL vogliono imporre a colpi di maggioranza con riforme elettorali che riducono oggettivamente la rappresentanza democratica.
“Per la Sinistra” non vuole un ritorno identitario al passato, non vuole la sommatoria di piccoli ceti politici, ma vuole attivare un percorso democratico, partecipato, inclusivo. Dobbiamo muoverci subito, insieme a tutti i lavoratori e i cittadini che sono interessati alla presenza della sinistra in Italia. Loro devono stare con noi in questo lavoro, duro ma esaltante, dobbiamo camminare insieme.
Nelle scorse settimane abbiamo svolto quattro assemblee pubbliche su: crisi e lavoro, diritto alla salute, università e formazione, territorio e ambiente. Sono le iniziative di un percorso teso a confrontare con la popolazione la traccia di programma che vuole definire, in un rapporto dialettico con i presenti, il punto di vista della sinistra senese sui diversi temi affrontati. Ci sono anche due siti per intervenire www.sinistrasi.info, oppure www.sinistrasi.info . Il programma è anche finalizzato alle prossime elezioni amministrative che possono costituire un momento importante per aprirsi alla partecipazione popolare.
Chi ci legge se pensa che l’Italia abbia bisogno di una Sinistra nuova, che guarda avanti, può raggiungerci fra i promotori dell’associazione “Per la Sinistra” di Siena, anche rivolgendosi alle sedi di in via Nino Bixio 35 e di via Mentana 100 o telefonando ai numeri 0577/271161 – 0577/270389.