SIENA. Lunedì (27 aprile), alle ore 10,45 in Fortezza nella saletta S. Francesco presso L’Enoteca Italiana spazio “esposizioni”, i Verdi presentano in una conferenza stampa la loro lista con Pietro Del Zanna candidato a Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Siena; nell’occasione sarà presente l’Eurodeputata Monica Frassoni Co-Presidente del gruppo Verdi/Ale al Parlamento Europeo.
I motivi della presentazione dei Verdi con il proprio simbolo alle prossime elezioni provinciali sono da ricercare in fattori di ordine generale e locale.
Al primo ordine di cose appartiene il giudizio che diamo alla crisi che viviamo e le indicazioni che diamo per uscirne. Questa crisi, figlia di un modello di economia basato sulla rapina del territorio, sulla dissipazione di energia, sullo sfruttamento intensivo delle ricchezze del pianeta, sulla crescita illimitata dei consumi e la moltiplicazione irrazionale dei bisogni, mangia il futuro dei nostri figli, distrugge la terra su cui viviamo, costringe milioni e milioni di persone a fuggire dalla fame e dalle guerre. Ma dal momento che la terra e le sue risorse sono limitate, crediamo ci sia bisogno di una politica che si fondi sull’ecologia e che preveda soluzioni innovative e democraticamente condivise per risparmiare energia, tutelare la natura, convertire l’agricoltura alla produzione biologica, promuovere un turismo della cultura e dell’ambiente, far muovere le persone fermando la valanga del traffico, risparmiare l’acqua, ricreare relazioni umane basate sulla fiducia reciproca e speranza nel futuro.
E poi ci sono motivazioni locali legate alla nostra esperienza provinciale di adesione a coalizioni di centro-sinistra in cui qualche volta, sono emerse difficoltà per portare avanti un coerente progetto ecologista di governo del territorio, sia per la confusione e le ambiguità manifestatesi intorno a strategie legate al cosiddetto “sviluppo sostenibile” e per scelte profondamente sbagliate come quella di puntare sul polo aeroportuale di Ampugnano.
Noi crediamo che le contraddizioni ambientali innescate (shock climatico) impongano, anche a livello locale, risposte radicalmente diverse da quelle fin qui sostenute anche dal cartello di centro-sinistra. Per uscire dalla crisi non si può pensare di ripartire dai consumi e da una politica legata allo sviluppo quantitativo delle merci.
Un decisivo passo verso il cambiamento è quello che chiamiamo “conversione ecologica”, ovvero una radicale trasformazione delle logiche di governo del territorio e della quotidianità della vita: consumare di meno, edificare di meno, spostarsi con modalità non inquinanti, produrre meno rifiuti, razionalizzare il consumo di acqua, sviluppare energie rinnovabili, convertire l’agricoltura dei veleni in agricolture biologica. “Conversione ecologica” vuol dire guardare al futuro per creare nuove professioni e nuovi posti di lavoro, all’interno di processi produttivi radicalmente diversi.
Questi, in sintesi, i motivi che ci hanno portato alla decisione di presentarci con un nostro autonomo candidato.
Sempre lunedì (27 aprile), alle ore 17 la giornata proseguirà in località Fontanelle, vicino a Vescona, nel comune di Asciano, dove è in fase di ultimazione la prima “casa passiva” della nostra provincia e della Toscana, una casa ecologica a basso consumo energetico, esempio concreto di come nel campo delle costruzioni l’ecologia possa dare una mano al nostro futuro. Sarà questo il primo appuntamento della campagna elettorale dove discuteremo di bioedilizia e risparmio energetico. Iniziamo così a far conoscere a tutti che i Verdi non sono quelli del no ma coloro che propongono alternative concrete ai problemi drammatici della nostra società.
Vogliamo ricordare che abbiamo organizzato due eventi pubblici di livello internazionale con due personaggi del calibro di Wolfgang Sachs per il giorno 29 aprile presso la Sede Provinciale dei Verdi e con Serge Latouche il giorno 8 maggio saletta dei mutilati.
I motivi della presentazione dei Verdi con il proprio simbolo alle prossime elezioni provinciali sono da ricercare in fattori di ordine generale e locale.
Al primo ordine di cose appartiene il giudizio che diamo alla crisi che viviamo e le indicazioni che diamo per uscirne. Questa crisi, figlia di un modello di economia basato sulla rapina del territorio, sulla dissipazione di energia, sullo sfruttamento intensivo delle ricchezze del pianeta, sulla crescita illimitata dei consumi e la moltiplicazione irrazionale dei bisogni, mangia il futuro dei nostri figli, distrugge la terra su cui viviamo, costringe milioni e milioni di persone a fuggire dalla fame e dalle guerre. Ma dal momento che la terra e le sue risorse sono limitate, crediamo ci sia bisogno di una politica che si fondi sull’ecologia e che preveda soluzioni innovative e democraticamente condivise per risparmiare energia, tutelare la natura, convertire l’agricoltura alla produzione biologica, promuovere un turismo della cultura e dell’ambiente, far muovere le persone fermando la valanga del traffico, risparmiare l’acqua, ricreare relazioni umane basate sulla fiducia reciproca e speranza nel futuro.
E poi ci sono motivazioni locali legate alla nostra esperienza provinciale di adesione a coalizioni di centro-sinistra in cui qualche volta, sono emerse difficoltà per portare avanti un coerente progetto ecologista di governo del territorio, sia per la confusione e le ambiguità manifestatesi intorno a strategie legate al cosiddetto “sviluppo sostenibile” e per scelte profondamente sbagliate come quella di puntare sul polo aeroportuale di Ampugnano.
Noi crediamo che le contraddizioni ambientali innescate (shock climatico) impongano, anche a livello locale, risposte radicalmente diverse da quelle fin qui sostenute anche dal cartello di centro-sinistra. Per uscire dalla crisi non si può pensare di ripartire dai consumi e da una politica legata allo sviluppo quantitativo delle merci.
Un decisivo passo verso il cambiamento è quello che chiamiamo “conversione ecologica”, ovvero una radicale trasformazione delle logiche di governo del territorio e della quotidianità della vita: consumare di meno, edificare di meno, spostarsi con modalità non inquinanti, produrre meno rifiuti, razionalizzare il consumo di acqua, sviluppare energie rinnovabili, convertire l’agricoltura dei veleni in agricolture biologica. “Conversione ecologica” vuol dire guardare al futuro per creare nuove professioni e nuovi posti di lavoro, all’interno di processi produttivi radicalmente diversi.
Questi, in sintesi, i motivi che ci hanno portato alla decisione di presentarci con un nostro autonomo candidato.
Sempre lunedì (27 aprile), alle ore 17 la giornata proseguirà in località Fontanelle, vicino a Vescona, nel comune di Asciano, dove è in fase di ultimazione la prima “casa passiva” della nostra provincia e della Toscana, una casa ecologica a basso consumo energetico, esempio concreto di come nel campo delle costruzioni l’ecologia possa dare una mano al nostro futuro. Sarà questo il primo appuntamento della campagna elettorale dove discuteremo di bioedilizia e risparmio energetico. Iniziamo così a far conoscere a tutti che i Verdi non sono quelli del no ma coloro che propongono alternative concrete ai problemi drammatici della nostra società.
Vogliamo ricordare che abbiamo organizzato due eventi pubblici di livello internazionale con due personaggi del calibro di Wolfgang Sachs per il giorno 29 aprile presso la Sede Provinciale dei Verdi e con Serge Latouche il giorno 8 maggio saletta dei mutilati.
Federazione Provinciale Verdi Siena