SIENA. Ancora una volta l’Ospedale di Siena si trova al centro di attenzioni per fatti negativi che lo coinvolgono.
Avere un nosocomio che balza ancora alle cronache per la mancanza delle più elementari norme di sicurezza, per l’assenza di un “banale” piano antincendio, la dice lunga sul decadimento della nostra struttura ospedaliera, a nostro avviso, voluto.
L’eccellenza che negli anni si era creata e riconosciuta dentro al Santa Maria alle Scotte, piano piano sta scemando a danno dell’utenza, di Siena, della comunità scientifica e degli stessi operatori sanitari.
La particolarità del servizio svolto impone una maggiore attenzione rispetto a ogni altra attività prevista nell’ambito della prevenzione, proprio perché i soggetti che fruiscono della struttura spesso sono in condizioni fisiche tali da non consentire una libertà di movimento.
E’ una follia ipotizzare la messa in sicurezza degli ospiti dei reparti in caso di emergenza, senza un piano organico e funzionale redatto allo scopo.
Chiediamo pertanto, in primo luogo, di conoscere il reale stato della situazione e quali siano le misure che l’Azienda Ospedaliera intenda prendere.
Sarà necessario individuare le responsabilità per rimuovere le eventuali inefficienze operative e non avallare comportamenti anti-normativi.
A nostro avviso, da una serie di fatti avvenuti nel tempo, è in atto un tentativo regionale per rendere il nostro nosocomio meno centrale rispetto al sistema sanitario. Chiediamo con forza, alle istituzioni competenti, che intervengano e si adoperino, nell’interesse sia dei pazienti che degli operatori, a che cessino queste continue problematiche, anche puramente gestionali, che squalificano e sminuiscano il serio operato della massima parte dei dipendenti.
Popolo della Libertà
Coordinamento Provinciale di Siena