SIENA. Il problema dell’abuso dell’alcol nelle Contrade sembra diventato un problema reale, che non ammette più incertezze, e deve essere affrontato con decisioni serie, anche drastiche, e coraggiose.
La nostra associazione ha più volte segnalato la discutibile trasformazione delle Società in pub, discoteche o altro, con finalità non più in linea con la nascita di queste straordinarie forme associative e ricreative.
Ritenevamo e riteniamo però che, per la sua delicatezza e la sua complessità questo processo debba partire dall’interno dello stesso sistema Contrade, come già sembra stia responsabilmente succedendo in alcune di esse, e debba pertanto essere gestito dagli organi naturalmente deputati al loro governo, e cioè dai vari Seggi e, soprattutto, dal Magistrato delle Contrade.
Consideriamo pertanto inutili, o peggio ancora dannosi, gli interventi estemporanei e strumentali di alcuni esponenti di partito che, con dichiarazioni roboanti solo in situazioni d’emergenza, del tutto episodiche e mai seguite da fatti concreti, inducono a pensare che queste manovre siano finalizzate solamente verso la ricerca di scoop e di immagine, invece che ad un vero interesse alla soluzione del problema.
Invitiamo quindi questi signori ad esimersi da iniziative politiche che potrebbero inquinare ancora di più questo particolare mondo, fino ad ostacolare, od impedire, un’azione necessariamente corale in questo senso.
Invitiamo quindi il Magistrato ad impedire inopportune ingerenze, e ad attivarsi prontamente e seriamente per la soluzioni di problemi veramente importanti per la salvaguardia di quelle peculiari caratteristiche delle Contrade (cultura e tradizione contradaiola, socialità ed educazione), come è appunto il problema dell’abuso di alcol, ma anche quello del ripopolamento dei Rioni, degli eccessivi costi della Carriera e della esagerata esposizione mediatica di alcuni personaggi, spesso privi di ruoli e della necessaria sensibilità e cultura contradaiola.
Associazione culturale Pietra Serena
La nostra associazione ha più volte segnalato la discutibile trasformazione delle Società in pub, discoteche o altro, con finalità non più in linea con la nascita di queste straordinarie forme associative e ricreative.
Ritenevamo e riteniamo però che, per la sua delicatezza e la sua complessità questo processo debba partire dall’interno dello stesso sistema Contrade, come già sembra stia responsabilmente succedendo in alcune di esse, e debba pertanto essere gestito dagli organi naturalmente deputati al loro governo, e cioè dai vari Seggi e, soprattutto, dal Magistrato delle Contrade.
Consideriamo pertanto inutili, o peggio ancora dannosi, gli interventi estemporanei e strumentali di alcuni esponenti di partito che, con dichiarazioni roboanti solo in situazioni d’emergenza, del tutto episodiche e mai seguite da fatti concreti, inducono a pensare che queste manovre siano finalizzate solamente verso la ricerca di scoop e di immagine, invece che ad un vero interesse alla soluzione del problema.
Invitiamo quindi questi signori ad esimersi da iniziative politiche che potrebbero inquinare ancora di più questo particolare mondo, fino ad ostacolare, od impedire, un’azione necessariamente corale in questo senso.
Invitiamo quindi il Magistrato ad impedire inopportune ingerenze, e ad attivarsi prontamente e seriamente per la soluzioni di problemi veramente importanti per la salvaguardia di quelle peculiari caratteristiche delle Contrade (cultura e tradizione contradaiola, socialità ed educazione), come è appunto il problema dell’abuso di alcol, ma anche quello del ripopolamento dei Rioni, degli eccessivi costi della Carriera e della esagerata esposizione mediatica di alcuni personaggi, spesso privi di ruoli e della necessaria sensibilità e cultura contradaiola.
Associazione culturale Pietra Serena