La difesa di posizioni personali e/o particolari acquisite nel tempo non devono mai anteporsi all’interessi generali di tutti i cittadini. Occorre assumere, con senso di responsabilità e consapevolezza, scelte coerenti e trasparenti evitando disparità di trattamento economico (in particolar modo nei servizi pubblici), in un mondo del lavoro già diviso in categorie più o meno privilegiate, dove a lavoratori che svolgono le stesse mansioni o le medesime attività lavorative corrispondono stipendi e salari o competenze varie differenziati, in base al contratto di lavoro di appartenenza.
Ritengo necessario, in qualità di rappresentante del gruppo IDV in Consiglio Comunale, farvi pervenire questa nota e prendere posizione sulla vicenda.
Dopo l’esposizione della vicenda da parte dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e della F.T.S.A. avvenuta in occasione del Consiglio Comunale aperto del 14 Dicembre u.s., a seguito di articoli apparsi sulla stampa locale, di incontri pubblici e contatti personali informali, oltre ad una interrogazione presentata in Consiglio Comunale, possiamo ragionevolmente ritenere di essere in possesso delle informazioni e di tutti i dati necessari per valutare oggettivamente l’intera vicenda Centro Ragazzi o, per meglio specificare, degli operatori dell’Associazione Ottovolante convenzionata per la gestione della struttura pubblica chiamata appunto Centro Ragazzi.
Occorre peraltro sottolineare, come riportato dagli organi di informazione, come si parlasse di tagli del 50% dei finanziamenti alle attività del Centro, chiusura totale riguardo ad eventuali controproposte, smobilitazione del Centro Ragazzi con la prevista cancellazione delle attività extrascolastiche, indisponibilità al dialogo da parte del Comune con l’intenzione di liberarsi degli operatori.
Premesso che stiamo parlando di posti di lavoro a rischio (credo che per qualcuno degli operatori interessati questo lavoro rappresenti l’unica fonte di reddito e non un secondo o terzo lavoro) il che comporta il massimo rispetto e preoccupazione per un futuro che appare già nero in generale, corre l’obbligo di mettere in evidenza che prima di dar corso a tutte le vostre legittime iniziative (tra cui la raccolta di firme che indicate in n. 700) e partire con lancia in resta, sarebbe stato il caso, riteniamo, di esperire ogni tentativo per ricercare un accordo con il Comune, valutando pro e contro delle vostre prese di posizione, magari a mente fredda, in considerazione del rapporto che vi legava a suo tempo all’Amministrazione Comunale, che come tutti sappiamo è soggetta a cambiamenti sia nelle persone che nei programmi in relazione a nuovi indirizzi di politiche educative-culturali, e soprattutto al verificarsi di nuove emergenze sociali con minori risorse finanziarie disponibili. Era quella l’occasione contattare tutti i soggetti interessati a discutere della questione, in quella sede avremmo potuto fare proposte che, per quanto riguarda il nostro gruppo, potevano partire ad esempio dalla razionalizzazione delle spese generali, che avrebbero potuto essere gestite a livello amministrativo dalla Fondazione, oppure una riduzione di laboratori o attività che potevano essere svolti altrimenti, o una eventuale maggiore compartecipazione economica delle famiglie.
Gli stessi genitori che recentemente hanno richiesto un incontro monotematico per discutere della situazione Centro Ragazzi, mentre riteniamo al contrario che occorra discutere delle tematiche educative e culturali in una visione generale e completa, con la partecipazione di tutte quelle realtà pubbliche che operano con il mondo giovanile, ponendo come unica discriminante le fasce d’età interessate ai progetti.
Non voglio in questa sede far riferimento all’importo sullo stanziamento previsto per le attività del Centro Ragazzi rispetto a quello di altre attività correlate in maniera proporzionale, né ribadire quali siano i parametri del costo orario che a suo tempo vi è stato attribuito e che successivamente vi è stato proposto (come ci è stato riferito dal Direttore Generale della F.T.S.A.) rispetto ad altri operatori che svolgono attività educative in altre strutture Comunali o comunque pubbliche; in merito avete già ampiamente espresso la vostra opinione e pertanto ci addentreremmo in una diatriba dove ognuno, per parte sua, porterebbe mille motivazioni a beneficio della propria parte; ciò che deve essere prioritario è la salvaguardia di una attività nata e sostenuta dal Comune di Poggibonsi, che sicuramente implica aspetti sociali rilevanti e dove l’interesse della comunità è essenziale e preminente da non dover far prevalere interessi di parte o situazioni di privilegio di qualsiasi natura.
Per concludere vi è l’impegno del gruppo dell’IDV a verificare che venga applicato il principio, nella massima trasparenza, della perequazione delle competenze professionali, possibilmente facendo riferimento a dati oggettivi riguardo agli operatori che svolgono la propria attività in campo educativo-culturale e che vi sia il controllo e la verifica del rapporto qualità e costo del servizio per le attività giovanili, coinvolgendo i diretti interessati e le famiglie. Auspichiamo infine che, fermo restando le linee guida già espresse in precedenza, siano verificate eventuali possibilità alternative che possano confermare il posto di lavoro e le professionalità degli operatori già attivi a suo tempo presso il Centro Ragazzi, prioritariamente per quelli monoreddito.
Giacomo Toni
Lista Di Pietro – Italia dei Valori
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