In primo luogo siamo esterrefatti dinanzi a quanto si legge circa il fatto che l’amministrazione ha ben altro da pensare rispetto al nuovo centro islamico, sostenendo che l’aver firmato il Protocollo di Intesa è segno di aver in sostanza stabilizzato i rapporti con la comunità islamica di Colle e che dunque non vi sarebbe di che preoccuparsi.
Secondariamente si vuol far credere che la realizzazione del nuovo centro islamico non abbia nulla a che vedere con il territorio colligiano e con i suoi problemi di natura economica, politica e sociale.
Niente di più pazzesco. In altri termini, si vuole usare la crisi per coprire le magagne e le menzogne raccontate e che ora vengono a galla in maniera evidente.
Un centro islamico di quelle dimensioni con una capienza presunta di decine di centinaia di musulmani determinerà nel nostro comune una serie di problematiche che invero il segretario del PD ha estromesso, oppure ha volutamente dimenticato.
Il maggiore flusso della immigrazione non sarà problema consequenziale al nuovo centro? E non vi saranno conseguenze sul piano dell’economia, nell’arrivo di nuovi flussi nel nostro territorio? E sul piano sociale?
Sembra davvero impossibile leggere di come si vogliano tenere separati due aspetti della vita del nostro paese che sono indiscutibilmente connessi e legati tra loro. E poi si parla di integrazione!
Noi vediamo in questo atteggiamento la volontà di nascondere agli occhi della gente la reale portata di un problema che presto si manifesterà in ogni sua angolazione.
Insomma è un po’ come nascondere sotto il tappeto la polvere, lasciando credere a chi vede che non esiste più alcun problema o difficoltà: dopo tutto è stato sottoscritto il protocollo di intesa, possiamo stare tutti tranquilli.
Il Comune in verità si è preso un bell’impegno che va oltre il mero sottoscrivere un foglio di carta.
Ma vi è di più. Al di là dei profili giudiziari che sono emersi in questi anni nella vicenda moschea e che presto saranno meglio evidenziati dinanzi ad un Tribunale – ma questo è già un segno di grave e mancato rispetto dei principi contenuti nel Protocollo di Intesa, dove si masticano parole quale trasparenza, chiarezza e rispetto della legge -, è assolutamente grave che si voglia far passare inosservati i ritardi cronici ed i mancati pagamenti che la comunità islamica deve al Comune stesso e dunque ai cittadini di Colle. Queste cose vanno dette e non sottaciute alla gente.
L’ex segretario PD, ora Presidente della Provincia, insieme all’attuale sindaco di Colle passarono tra i residenti delle vie adiacenti alla moschea nel lontano 2004 prima delle elezioni comunali, ( a onor del vero lo continuano sempre a sostenere) dicendo che la moschea era piccola, insignificante e che tutto quello che il Comitato raccontava erano stupidaggini e fantasie.
Ora, ahimè, ci tocca constatare che quanto si raccontava era ed è molto meno di quello che in realtà si è realizzato. Il mostro di cemento armato ha sventrato il Parco di San Lazzaro. La piccola costruzione è diventata doppia con un intero corpo sotterraneo non previsto nel progetto iniziale ed ora oggetto di udienza penale per presunto abuso edilizio.
Il sindaco aveva sempre detto che la moschea sarebbe stato un qualcosa di trasparente..
Alla faccia della trasparenza! Se si continua così chissà quali altre sorprese verranno fuori nella gestione del centro, ulteriore vero banco di prova.
Quante chiacchiere caro segretario del Partito Democratico, quante bugie!
Il Presidente del Comitato
Avv. Letizia Franceschi
Il Capogruppo Lista Civica
Dott. Leonardo Fiore