SIENA. Nel chilometrico ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale c'è anche una interrogazione sull'organizzazione del traffico in Pian d'Ovile e Via Beccafumi. Mi vorrei inserire nella “riflessione”, che da mesi si dice essere in corso nell'assessorato, per dare un contributo a risolvere i notevoli problemi emersi.
Sarebbe essenziale non dimenticare un principio che da decenni è stato affermato: nessuna via del centro storico deve essere condannata a sopportare il traffico di attraversamento, proprio per evitare un carico veicolare improprio su strade, come Pian d'Ovile, non strutturate per questa funzione.
In effetti, è stato coerente con questo principio aver istituito il senso unico discendente in via Simone Martini, nel tratto tra l'incrocio con Viale Sardegna e il Ponte della Madonnina Rossa, per impedire l'accesso diretto da Viale Toselli alla zona di Porta Ovile. Anche la sperimentazione in Via Beccafumi ha dato esiti positivi e sarebbe un errore tornare alla situazione precedente: il traffico discendente è scorrevole, la corsia ascendente riservata ai mezzi pubblici funziona bene.
Pero c'è una contraddizione. Con l'inversione del senso di marcia in Pian d'Ovile si è facilitata la crescita a dismisura del numero dei veicoli (meglio: dei conducenti) che hanno preso l'abitudine di utilizzare Pian d'Ovile come percorso breve per andare da Via Baldassarre Peruzzi o da Via Simone Martini verso la zona di porta Camollia (basta sostare una mezz'oretta, a qualsiasi ora del giorno, a Porta Ovile per rendersi conto di come funziona la cosa).
Quale può essere la soluzione? Chissà se qualcuno ci ha pensato, ma è molto semplice: in Pian d'Ovile occorre ripristinare il senso di marcia discendente. I veicoli che hanno necessità di raggiungere il poliambulatorio, il parcheggio interrato o l'accesso alla Ztl, che sono comunque un numero limitato, dovranno pazientare un po' e fare il vecchio percorso con accesso da via Garibaldi. In questo modo si realizzerà una bella scrematura delle vetture in transito e il loro numero tornerà ad essere quello accettabile di prima del provvedimento. Ne guadagnerà anche la situazione di Porta Ovile, che in molte occasioni è un vero caos.
Se qualcuno paventa ripercussioni su altri percorsi veicolari apriamo pure anche questo dibattito: ce ne sono di soluzioni, già da tempo proposte dalle circoscrizioni 2 e 5, ma finora sono state ignorate.
Alessandro Vigni
Sarebbe essenziale non dimenticare un principio che da decenni è stato affermato: nessuna via del centro storico deve essere condannata a sopportare il traffico di attraversamento, proprio per evitare un carico veicolare improprio su strade, come Pian d'Ovile, non strutturate per questa funzione.
In effetti, è stato coerente con questo principio aver istituito il senso unico discendente in via Simone Martini, nel tratto tra l'incrocio con Viale Sardegna e il Ponte della Madonnina Rossa, per impedire l'accesso diretto da Viale Toselli alla zona di Porta Ovile. Anche la sperimentazione in Via Beccafumi ha dato esiti positivi e sarebbe un errore tornare alla situazione precedente: il traffico discendente è scorrevole, la corsia ascendente riservata ai mezzi pubblici funziona bene.
Pero c'è una contraddizione. Con l'inversione del senso di marcia in Pian d'Ovile si è facilitata la crescita a dismisura del numero dei veicoli (meglio: dei conducenti) che hanno preso l'abitudine di utilizzare Pian d'Ovile come percorso breve per andare da Via Baldassarre Peruzzi o da Via Simone Martini verso la zona di porta Camollia (basta sostare una mezz'oretta, a qualsiasi ora del giorno, a Porta Ovile per rendersi conto di come funziona la cosa).
Quale può essere la soluzione? Chissà se qualcuno ci ha pensato, ma è molto semplice: in Pian d'Ovile occorre ripristinare il senso di marcia discendente. I veicoli che hanno necessità di raggiungere il poliambulatorio, il parcheggio interrato o l'accesso alla Ztl, che sono comunque un numero limitato, dovranno pazientare un po' e fare il vecchio percorso con accesso da via Garibaldi. In questo modo si realizzerà una bella scrematura delle vetture in transito e il loro numero tornerà ad essere quello accettabile di prima del provvedimento. Ne guadagnerà anche la situazione di Porta Ovile, che in molte occasioni è un vero caos.
Se qualcuno paventa ripercussioni su altri percorsi veicolari apriamo pure anche questo dibattito: ce ne sono di soluzioni, già da tempo proposte dalle circoscrizioni 2 e 5, ma finora sono state ignorate.
Alessandro Vigni