SIENA. Ogni 8 marzo ci interroghiamo sui diritti delle donne, sulle loro opportunità, sulla loro effettiva possibilità di essere reali protagoniste della società civile. La recente crisi economica ha dimostrato chiaramente che di strada ne deve essere compiuta molta. Se guardiamo chi ha perso il lavoro in questi terribili mesi di crisi economica, ci accorgiamo che gran parte sono donne e di queste molte sono extracomunitarie. Sarebbero molte le domande da porsi in una società che ha la pretesa di essere un’agorà in cui i diritti sono di tutti e per tutti. Noi del Partito Socialista Italiano – Riformisti di Siena sappiamo bene che non è così.. I socialisti furono i primi ad intraprendere le grandi battaglie per i diritti delle donne, partendo da quello più elementare, il diritto al voto.
“Il voto è la difesa del lavoro e il lavoro non ha sesso”, non è una frase di questi giorni, ma di quasi cento anni fa. A pronunciarla fu Anna Kuliscioff, compagna di Andrea Costa prima e di Filippo Turati poi, le cui idee nella prima fase trovarono scetticismo anche all’interno del nascituro partito. Era una donna russa, un’emigrante ante litteram, anche se per motivi politici, una paladina dei diritti, socialista convinta. Fu a fianco di Michail Bakunin in Russia, quindi protagonista di tutte le battaglie socialiste di inizio secolo per i diritti alle donne. Anna Kuliscioff fu attivissima nella lotta per l'estensione del voto alle donne tanto che, col suo sostegno, nel 1911 nacque il Comitato Socialista per il suffragio femminile. Tutto questo venne da una donna russa, forte e determinata, che senza paura rivendicò con forza i diritti per tutte le donne, non certamente per sé, nata da famiglia agiata. Il suo esempio è quantomai attuale, visto che nella società attuale non tutti i diritti sono accessibili a tutti.
“Pane e lavoro” è forse la frase più urlata da coloro che di diritti ne hanno pochi. Dall’Africa al sud America, fino alle grandi periferie delle metropoli, le donne ed i loro diritti sono calpestati, umiliati, stracciati. “Il voto è la difesa del lavoro e il lavoro non ha sesso”, ricordava Anna Kuliscioff. Siamo d’accordo con lei.
La nostra speranza di Socialisti è che l’8 marzo vada ben oltre alla vuota retorica della mimosa (in realtà questo fiore è un simbolo dai significati profondi), per diventare reale punto di partenza, di garanzia, di diritti effettivi e reali per tutti, partendo dalle donne, le prime vittime di questa crisi economica.
Partito Sociualista Italiano – Siena
(foto Andrea Pagliantini)
“Il voto è la difesa del lavoro e il lavoro non ha sesso”, non è una frase di questi giorni, ma di quasi cento anni fa. A pronunciarla fu Anna Kuliscioff, compagna di Andrea Costa prima e di Filippo Turati poi, le cui idee nella prima fase trovarono scetticismo anche all’interno del nascituro partito. Era una donna russa, un’emigrante ante litteram, anche se per motivi politici, una paladina dei diritti, socialista convinta. Fu a fianco di Michail Bakunin in Russia, quindi protagonista di tutte le battaglie socialiste di inizio secolo per i diritti alle donne. Anna Kuliscioff fu attivissima nella lotta per l'estensione del voto alle donne tanto che, col suo sostegno, nel 1911 nacque il Comitato Socialista per il suffragio femminile. Tutto questo venne da una donna russa, forte e determinata, che senza paura rivendicò con forza i diritti per tutte le donne, non certamente per sé, nata da famiglia agiata. Il suo esempio è quantomai attuale, visto che nella società attuale non tutti i diritti sono accessibili a tutti.
“Pane e lavoro” è forse la frase più urlata da coloro che di diritti ne hanno pochi. Dall’Africa al sud America, fino alle grandi periferie delle metropoli, le donne ed i loro diritti sono calpestati, umiliati, stracciati. “Il voto è la difesa del lavoro e il lavoro non ha sesso”, ricordava Anna Kuliscioff. Siamo d’accordo con lei.
La nostra speranza di Socialisti è che l’8 marzo vada ben oltre alla vuota retorica della mimosa (in realtà questo fiore è un simbolo dai significati profondi), per diventare reale punto di partenza, di garanzia, di diritti effettivi e reali per tutti, partendo dalle donne, le prime vittime di questa crisi economica.
Partito Sociualista Italiano – Siena
(foto Andrea Pagliantini)