SIENA. In provincia di Siena vi sono 534 italiani che vivono in uno stato di bisogno assoluto e che ricevono dal governo un contributo al consumo di 50 euro al mese. E’ un aiuto di base, strettamente diretto all’acquisto di beni di prima necessità, in sostanza ciò che può servire ad una famiglia media per vivere una settimana. Queste famiglie in genere vivono grazie all’aiuto della Caritas o di altre associazioni a fin di bene, e la ratio del contributo è quella di restituire, anche se in misura minima, un piccolo momento di libertà di spesa alimentare. Lo strumento con il quale viene erogato questo contributo è la Carta Acquisti (Social Card), che inibisce spese per il superfluo e può essere utilizzata o per l’acquisto di alimenti, o per pagarci le bollette del gas.
Il Ministero delle finanze ha predisposto un protocollo interministeriale per dar luogo ad un fondo disponibile agli Enti locali che volessero integrare le 50 euro mensili per fruitore, con qualunque cifra.
Solo a titolo di esempio, la Regione Friuli ha aderito alla convenzione col Ministero delle finanze con 60 euro, che sommate alle 50 messe a disposizione dal governo diventano 110 euro al mese per fruitore.
Noi consiglieri del gruppo Pdl in Provincia abbiamo pensato che, chi è in uno stato di estrema indigenza, avrebbe ben gradito un piccolo aiuto anche dalla Provincia di Siena. Ciò anche in considerazione delle grosse somme di denaro cui dispone l’Amministrazione provinciale grazie anche alla Fondazione Monte dei Paschi.
Proprio per questo, nell’ultimo consiglio provinciale abbiamo ritenuto opportuno presentare una proposta, mediante una mozione, per stimolare la Provincia di Siena a sottoscrivere la convenzione con il Ministero delle finanze. In più, nel rispetto dei ruoli non abbiamo suggerito nemmeno alcun importo auspicabile, lasciando aperto alla decisione del Consiglio la possibilità di discuterla.
La risposta è stata l’ennesima porta sbattuta, da parte di una maggioranza che ci rimprovera sempre di non essere propositivi, ma che di fronte ad una proposta concreta e oggettivamente valida, non ha esitato a liquidarla come inutile, bocciandola. Evidentemente per il solo fatto che la proposta proveniva dalle fila dell’opposizione, la si è respinta, senza scendere nel merito e valutare quanto di buono vi era nella nostra argomentazione. Ma si sa, la sinistra ed il Presidente Bezzini mal digeriscono che vi siano voci dissenzienti all’interno del Consiglio provinciale. E per questo la nostra mozione è stata bocciata e i 534 italiani che vivono in uno stato di bisogno assoluto in Provincia di Siena continueranno ad usufruire di sole 50 euro al mese dallo Stato. Insomma, ci chiedono proposte, intercessioni presso i nostri ministri, aiuti d’ogni genere, ma a patto che noi si rimanga comparse mute nel brutto film che va in onda nel Consiglio provinciale di Siena, ad opera del Partito Democratico e del presidente Bezzini.
Il Ministero delle finanze ha predisposto un protocollo interministeriale per dar luogo ad un fondo disponibile agli Enti locali che volessero integrare le 50 euro mensili per fruitore, con qualunque cifra.
Solo a titolo di esempio, la Regione Friuli ha aderito alla convenzione col Ministero delle finanze con 60 euro, che sommate alle 50 messe a disposizione dal governo diventano 110 euro al mese per fruitore.
Noi consiglieri del gruppo Pdl in Provincia abbiamo pensato che, chi è in uno stato di estrema indigenza, avrebbe ben gradito un piccolo aiuto anche dalla Provincia di Siena. Ciò anche in considerazione delle grosse somme di denaro cui dispone l’Amministrazione provinciale grazie anche alla Fondazione Monte dei Paschi.
Proprio per questo, nell’ultimo consiglio provinciale abbiamo ritenuto opportuno presentare una proposta, mediante una mozione, per stimolare la Provincia di Siena a sottoscrivere la convenzione con il Ministero delle finanze. In più, nel rispetto dei ruoli non abbiamo suggerito nemmeno alcun importo auspicabile, lasciando aperto alla decisione del Consiglio la possibilità di discuterla.
La risposta è stata l’ennesima porta sbattuta, da parte di una maggioranza che ci rimprovera sempre di non essere propositivi, ma che di fronte ad una proposta concreta e oggettivamente valida, non ha esitato a liquidarla come inutile, bocciandola. Evidentemente per il solo fatto che la proposta proveniva dalle fila dell’opposizione, la si è respinta, senza scendere nel merito e valutare quanto di buono vi era nella nostra argomentazione. Ma si sa, la sinistra ed il Presidente Bezzini mal digeriscono che vi siano voci dissenzienti all’interno del Consiglio provinciale. E per questo la nostra mozione è stata bocciata e i 534 italiani che vivono in uno stato di bisogno assoluto in Provincia di Siena continueranno ad usufruire di sole 50 euro al mese dallo Stato. Insomma, ci chiedono proposte, intercessioni presso i nostri ministri, aiuti d’ogni genere, ma a patto che noi si rimanga comparse mute nel brutto film che va in onda nel Consiglio provinciale di Siena, ad opera del Partito Democratico e del presidente Bezzini.
Fabrizio Camastra
Francesco Michelotti
Consiglieri provinciali PDL Siena