Il 21 gennaio alle 17.30 alla Biblioteca degli Intronati
SIENA. “Un pomeriggio con gli Intonati e gli Stonati”, il 21 gennaio alle 17.30 nella Sala Storica della Biblioteca comunale degli Intronati (via della Sapienza, 5), a ingresso libero, per ricordare il maestro Vittorio Sforzi e il suo Coro nel consueto appuntamento fisso con i “Martedì Senesi”.
A ripercorrere le tappe della vita dell’apprezzato musicista e compositore milanese – lavorò anche con l’orchestra della Rai – e che all’inizio degli anni ‘70 decise di trasferirsi a Siena per insegnare musica nella scuola media San Bernardino, Raffaele Ascheri, presidente del cda della Biblioteca comunale degli Intronati, nonché ex studente di Sforzi e poi elemento del Coro negli appuntamenti extra scolastici, assieme ad Anna Prugnoli, voce attiva del gruppo e solista.
E fu proprio, intorno agli anni ‘70, che il maestro diede vita al famoso e storico Coro senese degli Intonati e Stonati. Circa 220 persone tra bambini, adulti, intonati e non intonati, ragazzi con disabilità. Un “luogo” di musica aperto a tutti, completamente inclusivo, e libero da qualsiasi tipologia di spartito. Il repertorio spaziava dalla musica classica a quella leggera senza dimenticare le canzoni della tradizione paliesca come “il Canto della Verbena”, “la Marcia del Palio” o “Fiocca la neve”. Molti i riconoscimenti ottenuti nel tempo da questo insolito Coro che, oltre ad incidere dischi, si esibì davanti a pubblici di altissimo livello come nel 1979 quando cantò al Parlamento Europeo, o l’anno successivo al Quirinale per il Presidente Sandro Pertini e lo stesso giorno in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II. Esibizioni che poi terminavano sempre con un omaggio canoro esclusivamente senese e con lo sventolio dei fazzoletti delle 17 Contrade. Un modo, sicuramente originale, ma vincente, per far conoscere Siena e le sue tradizioni ben oltre le mura della città.
Una passione per la musica che portò il maestro Sforzi a creare, con il suo variegato gruppo, un’esperienza di svago per tanti giovani senesi, momenti di socializzazione attraverso le note facendo superare a tutti il limite che può trovare chi è stonato o non conosce la musica. Un vero e proprio percorso pedagogico di grande valore che i bambini e i ragazzi di allora, come la stessa Anna Prugnoli e Raffaele Ascheri, non hanno mai dimenticato insieme a tutta la città di Siena che nel 1980 lo premiò con il Mangia