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SIENA. Siamo stati contattati da numerosi genitori di alunni delle scuole dell'obbligo e di quelle dell'infanzia del Comune di Siena, in agitazione a causa dell'aumento delle tariffe comunali per il servizio di refezione scolastica, deciso qualche mese addietro dall'Amministrazione guidata dal PD e che solo oggi, con l'arrivo dei bollettini di pagamento, è venuto alla luce per i diretti interessati.
L'Amministrazione Cenni ha giustificato l'aumento della quota mensile per la compartecipazione alla spesa per il servizio di mensa nelle scuole dell'infanzia e dell'obbligo con una notevole crescita dei costi, "sia per l'acquisto delle derrate alimentari sia per la retribuzione del personale impegnato per la preparazione dei pasti e sia, soprattutto, per i notevoli aumento contrattuali delle Ditte esterne", come recitano le delibere di Giunta n. 86 del 24 febbraio 2010 e n. 96 del 3 marzo 2010.
La compartecipazione per le scuole dell'infanzia è passata dalle 52 Euro mensili del 2003 alle oltre 75 euro attuali per famiglie con ISEE superiore ai 17.000 euro ed inferiore ai 25.000 (in poche parole una famiglia "normale", con reddito standard); quella per le scuole dell'obbligo è invece aumentata dalle 52 Euro mensili del 2003 (per tutti e per cinque lezioni a settimana) alle attuali 75 Euro (per 5 pasti di una famiglia "media").
Vergognoso ed ingiustificabile è anche l'aumento del costo del servizio scuolabus, che potrebbe aumentare dai 15 Euro che tutti pagavano oggi ad addirittura 35 Euro, sempre a seconda dell'ISEE.
Questi aumenti sono esagerati, pari o addirittura superiori, in qualche caso, alla metà della cifra precedentemente dovuta, il che ci obbliga a porre alcune domande.
1) Chi fa i controlli per controllare la veridicità delle dichiarazioni ISEE?
2) Quanto incidono sulle tasche dei cittadini aiuti e benefit a famiglie straniere
3) Non si crede che far pagare a tutti in egual misura la rata della mensa scolastica potrebbe portare un indubbio beneficio per tutti, facendo calare le tariffe, e non solo per pochi, come invece avviene adesso?
4) Perché la Giunta ha deciso di affrontare il problema del rincaro, senza coinvolgere l'opposizione, dimostrando scarsa attenzione nei confronti delle famiglie?
5) Può il Comune rendere edotta la popolazione circa la cifra spesa, per ogni singolo pasto, pro capite, pagata alle Ditte esterne che hanno in appalto il servizio?
6) Quante sono le famiglie insolventi nel pagamento della mensa scolastica e nei confronti di quante di esse l'Amministrazione comunale ha provveduto a far regolarizzare i contributi?
“Siena, una città ad immagine di cittadino”, ha detto recentemente, durante la presentazione del Bilancio sociale, il Sindaco Cenni; pensiero, questo, ribadito anche dall'Assessore Fabbri, che ha parlato di maggiore "equità sociale". Dov'è l'equità sociale per gli uomini e le donne del PD? E' forse quella che prevede di far pagare le famiglie di lavoratori dipendenti e le coppie di lavoratori? Evidentemente, la nostra Città rischia di diventare equa solo per chi evade il fisco (falsi residenti, affittacamere abusivi) e per gli stranieri.
La Lega Nord Toscana è disposta, fin da ora, a coordinare una raccolta firme contro queste inique decisioni dell'Amministrazione comunale ed a portare la questione all'attenzione delle forze del Tavolo dell'Alternativa senese.
Francesco Giusti
Segretario Provinciale Lega Nord Toscana
L'Amministrazione Cenni ha giustificato l'aumento della quota mensile per la compartecipazione alla spesa per il servizio di mensa nelle scuole dell'infanzia e dell'obbligo con una notevole crescita dei costi, "sia per l'acquisto delle derrate alimentari sia per la retribuzione del personale impegnato per la preparazione dei pasti e sia, soprattutto, per i notevoli aumento contrattuali delle Ditte esterne", come recitano le delibere di Giunta n. 86 del 24 febbraio 2010 e n. 96 del 3 marzo 2010.
La compartecipazione per le scuole dell'infanzia è passata dalle 52 Euro mensili del 2003 alle oltre 75 euro attuali per famiglie con ISEE superiore ai 17.000 euro ed inferiore ai 25.000 (in poche parole una famiglia "normale", con reddito standard); quella per le scuole dell'obbligo è invece aumentata dalle 52 Euro mensili del 2003 (per tutti e per cinque lezioni a settimana) alle attuali 75 Euro (per 5 pasti di una famiglia "media").
Vergognoso ed ingiustificabile è anche l'aumento del costo del servizio scuolabus, che potrebbe aumentare dai 15 Euro che tutti pagavano oggi ad addirittura 35 Euro, sempre a seconda dell'ISEE.
Questi aumenti sono esagerati, pari o addirittura superiori, in qualche caso, alla metà della cifra precedentemente dovuta, il che ci obbliga a porre alcune domande.
1) Chi fa i controlli per controllare la veridicità delle dichiarazioni ISEE?
2) Quanto incidono sulle tasche dei cittadini aiuti e benefit a famiglie straniere
3) Non si crede che far pagare a tutti in egual misura la rata della mensa scolastica potrebbe portare un indubbio beneficio per tutti, facendo calare le tariffe, e non solo per pochi, come invece avviene adesso?
4) Perché la Giunta ha deciso di affrontare il problema del rincaro, senza coinvolgere l'opposizione, dimostrando scarsa attenzione nei confronti delle famiglie?
5) Può il Comune rendere edotta la popolazione circa la cifra spesa, per ogni singolo pasto, pro capite, pagata alle Ditte esterne che hanno in appalto il servizio?
6) Quante sono le famiglie insolventi nel pagamento della mensa scolastica e nei confronti di quante di esse l'Amministrazione comunale ha provveduto a far regolarizzare i contributi?
“Siena, una città ad immagine di cittadino”, ha detto recentemente, durante la presentazione del Bilancio sociale, il Sindaco Cenni; pensiero, questo, ribadito anche dall'Assessore Fabbri, che ha parlato di maggiore "equità sociale". Dov'è l'equità sociale per gli uomini e le donne del PD? E' forse quella che prevede di far pagare le famiglie di lavoratori dipendenti e le coppie di lavoratori? Evidentemente, la nostra Città rischia di diventare equa solo per chi evade il fisco (falsi residenti, affittacamere abusivi) e per gli stranieri.
La Lega Nord Toscana è disposta, fin da ora, a coordinare una raccolta firme contro queste inique decisioni dell'Amministrazione comunale ed a portare la questione all'attenzione delle forze del Tavolo dell'Alternativa senese.
Francesco Giusti
Segretario Provinciale Lega Nord Toscana