SIENA. Giacomo Termine è sindaco di Monterotondo Marittimo (Grosseto), un comune di circa 1.300 persone, presidente della Conferenza dei sindaci Ausl sud est, presidente della SDS delle Colline Metallifere, membro della giunta dell’ Unione dei comuni Colline Metallifere. La sua indennità di sindaco è di circa 450 euro mensili, gli altri incarichi sono a titolo gratuito.
Giacomo Termine era dipendente del comune di Piombino, ed usufruiva, come suo diritto, di permessi amministrativi. Era, perché la giunta di centrodestra di Piombino ha deciso di non confermare la posizione di Termine, con una motivazione senza alcun fondamento.
E’ anche il segretario della Federazione Provinciale del Partito Democratico di Grosseto. Non crediamo che questo non abbia influito sulla decisione della giunta piombinese.
Appare infatti chiaro il senso politico di questa decisione, volta a danneggiare un sindaco ed esponente politico del Partito Democratico.
La decisione del sindaco di Piombino apre un precedente pericoloso per la democrazia e per la possibilità di elettorato attivo. I permessi retribuiti permettono a chiunque, se eletto, di esercitare il proprio mandato pro tempore e di svolgerlo in modo dignitoso. Vogliamo davvero che possano candidarsi alle cariche pubbliche solo persone benestanti, che non devono vivere per lavorare, facoltosi liberi professionisti o pensionati? Oppure crediamo che l’accesso alle cariche pubbliche, sottoposto al voto democratico, sia un diritto di tutti?
La vicenda di Giacomo Termine apre anche una pagina di politica nazionale che prima o poi andrà affrontata, sperando che diventi una bandiera del nostro partito: il trattamento economico dei sindaci. E’ possibile che un sindaco di un piccolo comune, che ha già quindi un organico ridotto, una giunta composta da due assessori, un consiglio comunale esiguo, possa svolgere il proprio mandato con una indennità francamente ridicola? Sono questi i costi della politica, o è solo populismo a danno delle comunità e dei territori?
Bene ha fatto la segretaria regionale del Partito Democratico Simona Bonafè a prendere una netta posizione, così come hanno fatto bene molti esponenti politici ad esporsi e a mobilitarsi in ogni sede.
Noi esprimiamo la nostra piena solidarietà al sindaco Giacomo Termine, i suoi diritti sono i diritti della democrazia rappresentativa, l’attacco a lui è un attacco a tutto ciò che crediamo e testimoniamo ogni giorno.
Il PD di Siena è al fianco di Giacomo, e auspica che tutti i sindaci eletti nella nostra provincia, di qualunque colore politico, facciano sentire la loro voce a difesa di un patrimonio democratico che anche loro rappresentano ogni giorno.
Il Partito Democratico Provinciale di Siena
Le Unioni Comunali del Partito Democratico della Provincia di Siena