Il riconoscimento ad una ricercatrice di uno spin-off dell
SIENA. Con il suo progetto per migliorare gli stent cardiovascolari e ridurne gli effetti collaterali Martina Monti, trentatreenne senese, ha vinto 30mila euro piazzandosi fra le prime posizioni alla finale di Working Capital – Premio nazionale Innovazione, l’iniziativa di Telecom Italia e PniCube, l’Associazione degli Incubatori Universitari Italiani, che quest’anno con il ”Tour dei Mille” ha percorso l’Italia con l’obiettivo di valorizzare i talenti e promuovere l’imprenditoria giovanile. Martina Monti, laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche e dottore di ricerca in Medicina molecolare presso l’Università di Siena, ha fondato l’azienda spin-off Noxamet Srl.
Specializzata nella studio farmacologia dell’angiogenesi e della funzionalità vascolare, la giovane ricercatrice ha vinto il premio Working Capital con il progetto ”Sviluppo di stent innovativi” (S.M.I.M.O.). Gli stent vengono utilizzati nelle patologie cardiovascolari per ridurre l’ostruzione dei vasi sanguigni in seguito alla formazione di placche aterosclerotiche; grazie al finanziamento ottenuto la ricercatrice progetterà stent che riducano ulteriormente la restenosi e il rischio trombotico attraverso il rilascio di nitrossido, una sostanza con attività protettiva per i vasi sanguigni. Lo spin-off dell’Università di Siena Noxamet Srl ha già avviato gli studi per la sintesi di questo nuovo polimero. Una volta ottenuto il primo prototipo inizieranno i test di biocompatibilità ed efficacia in modelli di studio in vitro, per poi passare ai modelli di studio ex vivo. Il progetto avrà la durata di un anno e si concluderà con il deposito del brevetto del nuovo dispositivo.
Specializzata nella studio farmacologia dell’angiogenesi e della funzionalità vascolare, la giovane ricercatrice ha vinto il premio Working Capital con il progetto ”Sviluppo di stent innovativi” (S.M.I.M.O.). Gli stent vengono utilizzati nelle patologie cardiovascolari per ridurre l’ostruzione dei vasi sanguigni in seguito alla formazione di placche aterosclerotiche; grazie al finanziamento ottenuto la ricercatrice progetterà stent che riducano ulteriormente la restenosi e il rischio trombotico attraverso il rilascio di nitrossido, una sostanza con attività protettiva per i vasi sanguigni. Lo spin-off dell’Università di Siena Noxamet Srl ha già avviato gli studi per la sintesi di questo nuovo polimero. Una volta ottenuto il primo prototipo inizieranno i test di biocompatibilità ed efficacia in modelli di studio in vitro, per poi passare ai modelli di studio ex vivo. Il progetto avrà la durata di un anno e si concluderà con il deposito del brevetto del nuovo dispositivo.