Il direttore sportivo: “Non c'è bisogno di stravolgere la rosa, ma se capita l'occasione...”
di Francesco Giustiniani
SIENA. Il direttore sportivo della Robur Siena, Davide Vaira, ha tirato le somme dopo il girone di andata e anticipato quali saranno le strategie nella finestra di calciomercato che aprirà il prossimo tre gennaio.
Sciopero inevitabile. “Lo stop del campionato è un atto doveroso, siamo arrivati a un livello di insostenibilità clamorosa in serie C, tolte 5-6 squadre con un potenziale economico che non c’entra niente con la categoria, tutte le altre squadre comprese noi sono in difficoltà, ci sono tantissimi costi e pochi ricavi.
Il ko di Novara brucia ancora. “Da un certo punto di vista mi dispiace non giocare a Olbia, mi dà estremamente fastidio andare in vacanza con quattro gol sul groppone. Ma guardiamo gli aspetti positivi, abbiamo tempo per recuperare Cesarini e Lombardo, riordinare le idee e metterci a posto dal punto di vista fisico e mentale. Questa sconfitta ci deve far scattare qualcosa dentro, perdere 4-0 non è accettabile per noi, non ci sono quattro reti di differenza tra noi e il Novara, abbiamo disputato la peggior gara della stagione, il vero Siena non è quello”.
Obiettivo secondo posto. “Abbiamo tutto per poter puntare al secondo posto. Credo molto in questa squadra, ho grande fiducia nei giocatori e nell’allenatore. I ragazzi hanno valori umani importanti, rivedo un po’ il gruppo del primo anno di Mignani: siamo in grado di giocarcela con le altre squadre come Pontedera, Renate, Alessandria, Arezzo e Carrarese, lo abbiamo dimostrato e daremo battaglia fino alla fine”.
Mercato con pochi ritocchi. “Sono convintissimo che in questa squadra non ci siano cose a cui porre rimedio, abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, la rosa è completa numericamente e qualitativamente: poi tutte le squadre sono migliorabili, ma la nostra presidente fa dei sacrifici inimmaginabili non facendo mancare nulla a nessuno, io, l’avvocato de Rensis e la nostra responsabile finanziaria Serena Saletti sappiamo bene quello che fa Anna per il Siena”.
Priorità alle uscite. “Abbiamo fatto una riunione con la proprietà, prima di tutto dobbiamo fare mercato in uscita, poi eventualmente decideremo di intervenire. In lista cessioni ci sono Varga, Brumat, De Santis e Bentivoglio”.
Situazioni da valutare. “Setola ha trovato meno spazio e vorrebbe valutare eventuali opzioni per trovare più continuità, è una richiesta legittima. Con Bentivoglio non sono successi episodi gravi, ho condiviso la scelta del mister, abbiamo preso questa decisione insieme al ragazzo e a gennaio troveremo la soluzione migliore per tutti. Polidori? Devo parlarci, è un professionista esemplare e ci vuole rispetto: forse non è scattata la scintilla, ha accusato un po’ le critiche poi ha reagito, a livello di prestazioni ha fatto sempre il suo, è chiaro che sulla carta doveva garantirci la doppia cifra in fatto di gol, sono convinto che in C sia un giocatore importantissimo, nel caso in cui si decida di fare delle scelte interverremo di conseguenza. Romagnoli per noi non è in uscita, non ha manifestato l’intenzione di essere ceduto e non vogliamo privarcene almeno che non arrivi una richiesta da categorie superiori, facciamo grande affidamento su di lui. D’Auria quando è arrivato in estate non era molto considerato, l’avevo seguito e l’avevo visto diverse volte dal vivo, sono contento che il ragazzo si sia imposto, è seguito anche da squadre di categoria superiore, ho ricevuto diverse chiamate: deve continuare a lavorare, è molto serio e professionale, può migliorare ancora. Ortolini ha segnato un gol decisivo e sta crescendo molto, per le sue caratteristiche credo che ci possa dare una mano. Campagnacci deve fare e dare di più per quelle che sono le sue potenzialità e per quello che ci ha fatto vedere in estate, è stato sfortunato ma ora deve presentarsi a gennaio in condizioni ottimali, lo pretendo”.
Convinto da Dal Canto. “Sono contento del mister, del rapporto che ho con lui e di quello che sta dando alla squadra: ho fatto i complimenti a lui e ai ragazzi al termine della partita contro il Pontedera, perché per 70 minuti ho visto la squadra che avevo in mente in estate, parlando della prestazione”.
Le contestazioni. “Le accetto, fanno parte del mio lavoro, sono uno stimolo, è chiaro che non sono contento di quello che dicono ma rispetto il tifoso, l’importante è che sostenga la squadra. Lavoro tanto e cerco di farlo al meglio, sono responsabile sportivo della squadra ed è giusto che se perdo cinque partite in casa i tifosi alla fine fischino, è legittimo e non è mai stato un problema per me”.