Grazie al progetto “Acqua di casa mia” gli allievi del plesso scolastico di Trequanda hanno ricevuto le borracce dell'Acquedotto del Fiora
TREQUANDA – Aumentare la consapevolezza ambientale, diminuire l’utilizzo della plastica e imparare a bere consapevolmente l’acqua del rubinetto: sono questi i fondamenti del progetto “Acqua di casa mia” che è stato presentato nelle scuole primarie di Trequanda nella mattina di mercoledì 11 dicembre alla presenza della dirigente scolastica, del Sindaco Roberto Machetti e dei responsabili dell’Acquedotto del Fiora. Nel corso della mattina, infatti, gli allievi di tutte le classi hanno ricevuto una borraccia ecologica in alluminio, per contribuire a diminuire l’impatto della plastica nella vita quotidiana.
“Ringrazio la nostra azienda idrica che insieme agli altri gestori toscani sta lavorando molto su questi aspetti: l’acqua e la plastica. – commenta il Sindaco di Trequanda, Roberto Machetti – L’acqua è vita, va risparmiata e usata con consapevolezza, perché non è infinita. L’importanza di questo progetto che arriva nelle scuole risiede proprio nella capacità dei bambini di diventare veicoli di informazione positiva nei confronti dei genitori, ricordandoci cose che potremmo esserci dimenticati, come l’importanza di utilizzare in maniera corretta l’acqua del rubinetto e di ridurre i rifiuti provocati dalla plastica.”
Durante la mattina gli studenti hanno ricevuto consigli utili per non sprecare l’acqua e per diffondere le buone pratiche ambientali: l’acqua del rubinetto casalingo è infatti buona da bere, controllata e anche più sicura rispetto a quella contenuta nelle bottigliette di plastica, oltre ad essere più economica. I consigli per sensibilizzare le giovani generazioni, e di conseguenza anche le rispettive famiglie, sull’utilizzo consapevole di un bene di primaria importanza come l’acqua, fanno parte di una necessaria attenzione all’ambiente che il Comune di Trequanda intende perseguire con il massimo impegno.