Il brasiliano in campo già contro Quarrata
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SIENA. Con un vero e proprio blitz condotto in Federazione dal presidente Emanuele Montomoli è stato possibile sbloccare la procedura relativa al tesseramento del brasiliano Vithor Juliatto che adesso, a tutti gli effetti, è un giocatore del Costone e già da domenica prossima potrà essere in campoUn vero e proprio talento di oltreoceano, ma nelle cui vene scorre anche sangue italiano. Infatti i bisnonni di Vithor, originari di un piccolo comune in provincia di Vicenza, emigrarono nel 1880 in Brasile e da lì nasce tutta la discendenza del giocatore che per due anni ha fatto un’esperienza a livello dilettantistico nel Campionato iberico. Nel suo trascorso da cestista annovera molte convocazioni nelle nazionali giovanili brasiliane. Due metri e 02 di altezza, un fisico da bronzo di Riace, reattività da vendere, il suo ruolo sarà quello di ala-forte, un reparto piuttosto sguarnito in casa gialloverdi che adesso vede rafforzare consistentemente il settore lunghi, creando opportunità sia vicino a canestro che esternamente.
“Sono felice che il mio tesseramento sia andato a buon fine – confessa Vithor, classe 1995 – non vedo l’ora di scendere in campo con i miei nuovi compagni di avventura. Amo l’Italia, amo Siena, una città davvero stupenda”. Vithor Juliatto abita nel Bruco, una Contrada che ha gli stessi colori del Brasile, così come la maglia del Costone; segni del destino, così come lui stesso tiene a precisare.
“Quando l’ho incontrato a Barcellona – racconta il presidente Montomoli – ho capito che poteva essere il giocatore giusto per noi; un ragazzo serio, disponibile, che si è subito integrato con la squadra. Spero proprio che rappresenti per tutti noi, ma anche per la pallacanestro senese, un valore aggiunto su cui poter puntare per i prossimi anni. E’ infatti sua intenzione – aggiunge Montomoli – prendere la cittadinanza italiana – e lo stiamo aiutando proprio in questo. Non vedo l’ora di vederlo all’opera sul parquet del PalaNannini, anche se in allenamento ha già fatto vedere tutte le sue potenzialità”.