La presentazione del libro alla Mondadori di Milano
di Silvana Biasutti
MONTALCINO. Almeno due generazioni di mamme conoscono la Barbie, la bambola che ha cambiato la nostra idea di bambola in una che è più amica e forse un po’ meno mamma. Ma se mi volto indietro e penso ai decenni trascorsi dagli anni della mia infanzia a oggi, non posso non accorgermi che Barbie ha raccolto in pieno il testimone di noi donne, noi ex ragazze, ex bambine, ora metà del cielo (forse qualcosa di più della metà), che da una vita – la nostra vita – facciamo salti mortali per per far capire al mondo che siamo soprattutto persone; sì persone a tutto tondo e magari riusciamo non solo a realizzarci, ma anche a fare proprio quello che avevamo sognato da bambine.
Così Barbie che quest’anno compie sessant’anni (!) si è ritrovata – e ha incontrato i nostri sogni di donne, ragazze, bambine che sono cresciute e hanno realizzato i propri sogni – nella storia di sessanta donne che l’hanno ispirata, una per ogni anno della Barbie. Sono sessanta mitiche donne con storie importanti per l’Italia e non solo, e sono i testimonial di quello che una bambina può sognare di fare da grande; c’ė persino una calciatrice! Una matematica, una scienziata, un’attice, una grande e raffinata stilista, un’imprenditrice sociale, una nota giornalista … una chef famosa …tanti talenti per crescere con una bella idea in mente.
E, tra le sessanta mitiche c’è una signora che sta a Montalcino, che conosco e frequento con affetto da oltre quarant’anni: Francesca Colombini, che ha attraversato con sguardo fermo e occhio attento e lungimirante il cambiamento dell’agricoltura, ha visto la terra toscana diventare il simbolo della ruralità elegante, e il nome (e il vino) di Montalcino una bandiera di quello che lavoro, passione e talento possono ottenere da quella formidabile campagna.
Chissà se altre, nella scia di Francesca, saranno capaci di tanta energia? Intanto facciamo un brindisi a questo compleanno, con un Brunello di Montalcino.