Il Presidente Leonardo Nannizzi: “per le imprese spreco di soldi e di tempo. Solo le banche ne guadagneranno”
SIENA. “Se seguiranno altre misure come queste, la vera lotteria sarà quella di indovinare quali negozi riusciranno a stare aperti”. Così Leonardo Nannizzi, Presidente di Confesercenti Siena commenta l’avvicinarsi dei nuovi adempimenti per le piccole imprese legate all’invio telematico dei corrispettivi. E si rivolge ai Parlamentari eletti nel collegio senese, invocando una presa di coscienza prima che sia troppo tardi: “rimandate l’entrata in vigore di questa misura, e nel frattempo adottate i correttivi tecnici che la rendano di facile gestione per le imprese. E’ necessario ridurre le commissioni bancarie esentando le transazioni sotto i 15 euro”.
IL PROBLEMA. “La Manovra economica in discussione in Parlamento professa il giusto fine di contrastare l’evasione fiscale – osserva Nannizzi – ma per farlo dispone misure che comporteranno per la gran parte delle imprese interessate ingenti sforzi, sia economici che di energie. In particolare, costi per le imprese per dotarsi della tecnologia necessaria per attuare la lotteria degli scontrini e l’invio telematico dei corrispettivi, costi in termini di tempo per le eventuali disfunzioni della nuova procedura.. Anziché agire positivamente come stimolo per ‘uso della moneta elettronica, questa volontà di generalizzare l’uso della lotteria moltiplicherà i tempi improduttivi degli esercizi commerciali, con attese snervanti tanto per i consumatori che per gli esercenti, anche a causa dei prevedibili picchi di traffico telematico che rallenteranno l’uso dei pos ancor più di quanto già avviene adesso. Parallelamente, la crescita dei pagamenti in moneta elettronica aumenterà anche il peso delle commissioni bancarie, già ora tra le più elevate d’Europa, andando ad impoverire ulteriormente i bilanci delle imprese; un incasso aggiuntivo a sforzo zero per il sistema bancario tutt’altro che giustificato”.
L’APPELLO. Confesercenti Siena attraverso il suo Presidente si rivolge a chi è stato eletto in questo territorio perché si faccia carico di tutto questo: “ai Parlamentari proponiamo di calarsi un attimo nei panni di un piccolo esercente – conclude Nannizzi – che un anno fa ha già sostenuto investimenti non richiesti per adattarsi alla fattura elettronica; ora vede all’orizzonte altri costi non richiesti, mentre intorno a lui si celebra il Black friday che significa incassi soprattutto per chi altrove, con spalle ben più grosse delle sue non lasciando nulla sul territorio. Immaginatevi per un attimo al suo posto e poi chiedetevi se è davvero il caso di complicargli ulteriormente la vita così, in questa fase. Allora se, come spero, avrete qualche dubbio, intervenite sulla Manovra e accogliete il nostro appello. Confesercenti nazionale ha elaborato vari emendamenti, vi chiediamo di tenerne conto”.