E' frutto di un'attiva collaborazione tra Università e Novartis Vaccines
Novartis Vaccines, forte sia della sua tradizione sia della sua leadership nella ricerca, si è impegnata a supportare concretamente il nuovo PhD Programme che partirà nel 2012. La collaborazione garantirà agli studenti la possibilità di fruire sia dei più alti standard educativi accademici sia della più innovativa tecnologia disponibile. «È parte del DNA di Novartis favorire la promozione e lo sviluppo di attività formative di alto livello e contribuire alla preparazione di figure professionali altamente qualificate» ha commentato Rino Rappuoli, responsabile mondiale della ricerca vaccini del Gruppo Novartis. «L’istituzione di questo programma interdottorale conferma l’impegno dell’azienda a investire nella formazione di nuovi giovani ricercatori e medici finalizzata a creare una base più solida per lo sviluppo di nuovi vaccini e della vaccinologia. Un impegno che potrà contribuire a generare quell’”indotto scientifico” presupposto fondamentale per la crescita dell’industria della salute e del sistema-Paese».
L’annuncio odierno rappresenta un’ulteriore testimonianza della fruttuosa collaborazione tra Novartis e l’Ateneo senese: collaborazione che ha già prodotto molti progetti di eccellenza e conseguenti positive ricadute sulla ricerca. Il programma in Vaccinologia dei corsi di dottorato di ricerca, avvia un processo sinergico in cui Università e Impresa operano insieme per attuare un continuum di ricerca, formazione e produzione.
«Il progetto di collaborazione – ha affermato Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena – è coerente con la strategicità assegnata dall’Ateneo allo sviluppo della ricerca e della didattica nel settore delle biotecnologie e alla valorizzazione del rapporto con le imprese del territorio e le sue specificità. Si tratta di un importante accordo, che rafforza il rapporto tra l’Università di Siena e Novartis Vaccines e permette l’attivazione di un programma di ricerca dottorale innovativo, con potenzialità notevoli in termini di attrattività nei confronti degli studenti e nella creazione di profili competitivi sul mercato del lavoro internazionale».