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SIENA. E’ stata approvata, ieri, in Consiglio comunale la mozione, sottoscritta da Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli, Bruno Valentini (PD) e Claudio Cerretani (In Campo) sulla condanna “di ogni forma di estremismo dopo le risultanze della recente inchiesta nella nostra provincia”.
Relativamente a questo Masi aveva chiesto l’impegno del Presidente dell’assemblea consiliare a trasmettere al sindaco la richiesta di “una comunicazione sulla stampa, a nome dell’intero consesso, per affermare la distanza da ogni estremismo, ideologia e comportamenti discriminatori, stigmatizzare e condannare qualsiasi forma di violenza, affermando con forza i valori della democrazia e dell’antifascismo, ribadendo l’importanza dei valori delle libertà democratiche, della multiculturalità, della pacifica convivenza”. Richiesto, inoltre, di “esprimere vicinanza all’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine che svolgono quotidianamente un lavoro fondamentale a tutela della sicurezza dei cittadini”.
Al testo sono stati apportati due emendamenti, con una proposta, approvata all’unanimità, a firma di Maria Concetta Raponi, Lorenzo Lorè e Orazio Peluso (Forza Italia), Bernardo Maggiorelli, Maurizio Forzoni e Alessandra Bagnoli (Fratelli d’Italia), Tommaso Bartalini, Federico Minghi, Carlo Marsiglietti, Barbara Magi (Voltiamo Pagina), Davide Dore, Paolo Salvini, Massimo Bianchini, Eleonora Raito, Fulvia Nardi, Francesco Mastromartino (Lega), Fabio Massimo Castellani, Anna Masignani, Davide Ciacci, Laura Sabatini (Gruppo Misto), Mauro Marzucchi (Siena Aperta), e Pietro Staderini (Sena Civitas), nel quale sono stati eliminati dal testo alcune parti della premessa perché riguardano delle fasi delle indagini in corso, mentre dal dispositivo è stato tolto il termine “multiculturalità”.
Il documento, infine, è stato arricchito da un ordine del giorno, approvato all’unanimità, sottoscritto dal gruppo Lega (Eleonora Raito, Fulvia Nardi, Davide Dore, Andrea Piazzesi, Paolo Salvini, Massimo Bianchini e Francesco Mastromartino), nel quale, come viene sottolineato da Dore “la città di Siena è fermamente contraria a ogni manifestazione di intolleranza, discriminazione e violenza, e a ogni tentativo organizzato di propagandare forme di totalitarismo, razzismo o discriminazione, secondo quanto stabilisce la legge, attribuendo rilevanza penale a questi comportamenti”. E richiesto l’impegno del sindaco a “collaborare con le Istituzioni dello Stato per avere garanzia della piena attuazione nella nostra città delle norme a tutela della civile convivenza democratica e della totale condanna di ogni tipo di estremismo o di atteggiamenti che fomentino odio”.