SIENA. “Il Palio di Siena ha un valore storico, culturale e identitario non solo per la città di Siena e per la sua provincia ma per tutto il Paese. La sua unicità, ma anche la sua rilevanza dal punto di vista culturale, economico e sociale, non possono essere messe in discussione per ottenere scampoli di visibilità pubblica”. Con queste parole il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini interviene a seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri (5 agosto) dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
“Rinunciare al Palio, come affermato e poi sistematicamente ritrattato dal ministro, sarebbe come rinunciare a un pezzo di identità culturale del Paese. Sarebbe come prendere “a calci” un patrimonio secolare, fatto di storia, tradizione e cultura che appartiene a Siena e all’Italia e che il mondo ci invidia. Il ministro Brambilla, la cui funzione dovrebbe essere quella di rilanciare e promuovere il sistema turistico italiano, mette colpevolmente in relazione il Palio con la Corrida, arrivando ad asserire che la Festa danneggerebbe l’immagine dell’Italia e del Made in Italy nel mondo. Su questo punto la città di Siena si aspetta dal ministro parole chiare e non confuse ritrattazioni. Le dichiarazioni rilasciate sui presunti maltrattamenti agli animali ledono l’immagine della città e tutti gli sforzi, che negli anni, Siena ha fatto per la tutela del protagonista della sua Festa: il cavallo ”.
“La ministra Brambilla – conclude Bezzini – ha cercato di ritagliarsi un po’ di visibilità mediatica in questo caldo agosto, cavalcando l’interesse che suscita da sempre il Palio di Siena e dimostrando prima di tutto di “parlare a vanvera” e poi di non essere all’altezza del ruolo che le è stato affidato”.
“Rinunciare al Palio, come affermato e poi sistematicamente ritrattato dal ministro, sarebbe come rinunciare a un pezzo di identità culturale del Paese. Sarebbe come prendere “a calci” un patrimonio secolare, fatto di storia, tradizione e cultura che appartiene a Siena e all’Italia e che il mondo ci invidia. Il ministro Brambilla, la cui funzione dovrebbe essere quella di rilanciare e promuovere il sistema turistico italiano, mette colpevolmente in relazione il Palio con la Corrida, arrivando ad asserire che la Festa danneggerebbe l’immagine dell’Italia e del Made in Italy nel mondo. Su questo punto la città di Siena si aspetta dal ministro parole chiare e non confuse ritrattazioni. Le dichiarazioni rilasciate sui presunti maltrattamenti agli animali ledono l’immagine della città e tutti gli sforzi, che negli anni, Siena ha fatto per la tutela del protagonista della sua Festa: il cavallo ”.
“La ministra Brambilla – conclude Bezzini – ha cercato di ritagliarsi un po’ di visibilità mediatica in questo caldo agosto, cavalcando l’interesse che suscita da sempre il Palio di Siena e dimostrando prima di tutto di “parlare a vanvera” e poi di non essere all’altezza del ruolo che le è stato affidato”.