Cesare Baglioni chiede maggiori cure per i cimiteri senesi
SIENA. L’articolo comparso recentemente sulla stampa locale riguardo alla necessità di curare l’aspetto esteriore, cioè la vegetazione e la pulizia del cimitero comunale del Laterino e l’intervento dell’assessore Buzzichelli su questo argomento sono certamente iniziative encomiabili per migliorare uno dei luoghi importanti della città, però entrambi non considerano un altro aspetto di questo cimitero, cioè il patrimonio storico e artistico.
Il cimitero del Laterino infatti è contraddistinto non solo dall’aspetto ambientale, ma soprattutto dal ricco patrimonio monumentale costituito da architetture, sculture, pitture ed artigianato vario, realizzate da rinomati artisti senesi e di fama nazionale tra l’ottocento e i giorni nostri. Questo concetto era evidenziato in un mio articolo, pubblicato dai giornali senesi nel maggio scorso, che aveva come argomento il carente stato di conservazione delle tombe artistiche dello stesso cimitero, causato non solo dall’incuria degli uomini, ma anche dai danni subiti dal maltempo nell’ottobre precedente.
Tra le tombe avevo preso in considerazione soprattutto quella che aveva subito i danni maggiori cioè il Monumento Caselli di Patrizio Fracassi, scultore senese (1875-1903) in cui la statua in bronzo è stata sradicata dal basamento in travertino cadendo a terra, ai suoi piedi. Alcuni mesi dopo il mio articolo la situazione è rimasta invariata, non vi è stata nessuna risposta attraverso la stampa, né un intervento di privati o associazioni o del comune, così il Monumento rimane ancora danneggiato, abbandonato a se stesso, indifeso verso ulteriori possibili danneggiamenti. Perciò sono tornato a parlare di questa situazione per sollecitare un intervento riparatore sia privato che pubblico. Nel precedente scritto ho già detto del valore artistico dell’opera e del suo autore, inoltre ricordo che questa è una delle più importanti del Laterino e quindi catalogata dagli storici dell’arte in alcuni scritti e di conseguenza anche dalla soprintendenza ai monumenti. Perciò è necessario ed urgente un intervento di restauro, finanziato da privati o associazioni o enti pubblici, prima che il danno diventi irreparabile. Inoltre nell’eventualità che non vi fossero più discendenti della famiglia Caselli, in quanto estinta, essendo l’opera catalogata, spetterebbe al comune di Siena ripristinare e restaurare il Monumento (magari anche con l’aiuto di sponsor).
Ricordo che la maggior parte delle sculture originali in gesso di Fracassi sono conservate dal comune di Siena, da molti anni, in un magazzino situato alla fine del Museo Civico ed attendono di avere una sistemazione museale, che le renda visibili al pubblico.
Faccio una richiesta: che si sistemi prima possibile il Monumento Caselli e si ponga più attenzione e cura verso il patrimonio artistico dei cimiteri senesi.
Cesare Baglioni