In Italia le scorie delle centrali chiuse 23 anni fa sono ancora un "peso"
di LEXDC SIENA
SIENA. Il Dr. Fulvio Conti minimizza un problema che, da presunto “esperto” del settore, dovrebbe conoscere bene. Io che sono uno sprovveduto inesperto, vado a leggere nelle carte della Sogin, l’ ente preposto al decommissionig, cioè allo smaltimento delle scorie prodotte dalle centrali nucleari. Siamo talmente all’avanguardia che la sola centrale di Caorso ha visto concludere l’allontanamento delle scorie da trattare verso la Francia nei mesi scorsi, ovvero 23 anni dopo la chiusura della centrale. Queste scorie, una volta condizionate, ritorneranno da noi che non sapremo dove metterle al sicuro. La Sogin poi afferma che in Italia ci sono ancora “28.000 metri cubi di rifiuti radioattivi stoccati in diversi siti e solo in parte già trattati e condizionati”.
Della tecnologia supersicura di Conti non c’è traccia, ma se è stata inventata la definizione di “bue” per il popolo, non stento a credere che Conti troverà estimatori. Inoltre l a tecnologia EPR scelta da Berlusconi e Conti per il secondo nucleare italiano è sicura perchè al mondo non ci sono centrali nucleari in funzione con questo sistema … e in Finlandia nutrono molti dubbi sul prototipo che gli stanno edificando. Infine bisogna ribadire con forza che il prezzo dell’ uranio è destinato a moltiplicarsi e il costo di produzione dell’ energia elettrica derivata dal nucleare non è possibile calcolarlo, perchè nessuno sa con certezza quanto costa una centrale nucleare e quanto costerà poi il suo futuro smantellamento nè dove e come verranno stoccate le scorie. L’ unica cosa certa è la quantità di tasse che ognuno di noi paga sulla bolletta elettrica a causa proprio di questo : la voce A2, la voce MCT che fra l’ altro sarebbe appannaggio dei comuni sede di servitù nucleare ma che non hanno visto un euro.
Della tecnologia supersicura di Conti non c’è traccia, ma se è stata inventata la definizione di “bue” per il popolo, non stento a credere che Conti troverà estimatori. Inoltre l a tecnologia EPR scelta da Berlusconi e Conti per il secondo nucleare italiano è sicura perchè al mondo non ci sono centrali nucleari in funzione con questo sistema … e in Finlandia nutrono molti dubbi sul prototipo che gli stanno edificando. Infine bisogna ribadire con forza che il prezzo dell’ uranio è destinato a moltiplicarsi e il costo di produzione dell’ energia elettrica derivata dal nucleare non è possibile calcolarlo, perchè nessuno sa con certezza quanto costa una centrale nucleare e quanto costerà poi il suo futuro smantellamento nè dove e come verranno stoccate le scorie. L’ unica cosa certa è la quantità di tasse che ognuno di noi paga sulla bolletta elettrica a causa proprio di questo : la voce A2, la voce MCT che fra l’ altro sarebbe appannaggio dei comuni sede di servitù nucleare ma che non hanno visto un euro.