La deputata dem ha presentato un’interpellanza sulle ultime vicende e sulle criticità della casa circondariale
SIENA. “Ho perso il conto delle iniziative parlamentari di questi anni, nei confronti di qualsiasi Governo. Oggi, di fronte alla mia richiesta di impegni veri, il Governo ha annunciato una serie di iniziative concrete per migliorare la situazione del Carcere di Ranza. Accogliamo positivamente questo impegno sul quale vigileremo con attenzione, giorno dopo giorno, affinché possano essere superate le criticità della casa circondariale”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata del Partito democratico interviene dopo la risposta del sottosegretario Vittorio Ferraresi alla sua interpellanza urgente sul carcere di San Gimignano.
Il direttore del carcere. “Ho ricordato che per anni siamo passati da un incarico temporale, o a scavalco con altre strutture, all’altro, ed il sottosegretario ha ricordato che Il 26 settembre scorso è stato conferito un incarico di reggenza per quattro giorni a settimana al dottor Giuseppe Renna, già direttore della casa circondariale di Arezzo, che peraltro ho già sentito telefonicamente e che incontrerò presto. Con una nota del giorno successivo, ha annunciato Ferraresi, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP) ha comunicato che con un bando di prossima emanazione sarà messo a concorso il posto di direttore dell’istituto”.
Il personale. Un altro dei problemi di Ranza è legato alla mancanza di personale. Ferraresi ha precisato che a fronte di un organico previsto di 229 unità, la forza amministrata è pari a 216 unità. Le maggiori scoperture, riscontrabili nel ruolo dei sovrintendenti, quantomeno dal punto di vista numerico, sono controbilanciate dall’esubero degli agenti/assistenti, in numero di 195 sui 170 previsti in pianta organica, anche per effetto dell’incremento di 12 unità di cui l’istituto ha recentemente fruito lo scorso mese di luglio. Il sottosegretario ha dichiarato che sono già state attivate le procedure per il concorso interno a complessivi 2.851 posti per la nomina alla qualifica di vice sovrintendente del ruolo sia maschile che femminile del Corpo. Si tratta di una misura che si innesta a pieno titolo nel più ampio alveo delle mirate politiche di assunzioni anche nel comparto penitenziario. In tale direzione si confida, a breve, di poter disporre di un ampio bacino di risorse umane a cui attingere per sanare le varie scoperture di cui risentono gli istituti di tutto il territorio e rispetto a cui saranno tenute in debita considerazione anche le esigenze, ovviamente, della casa di reclusione di San Gimignano.
Investimenti. Sul fronte delle criticità infrastrutturali, Ferraresi ha sottolineato che la struttura di San Gimignano è oggetto di un finanziamento complessivo di circa 1milione e 500mila euro, per l’esecuzione sia di efficientamento energetico che di adeguamento delle centrali termica e idrica e delle relative sotto-centrali, per la produzione e distribuzione dell’acqua calda sanitaria per le camere detentive, con previsione di recupero delle acque piovane e depurate. Tra gli interventi da eseguire sono stati contemplati anche quelli di manutenzione straordinaria per il miglioramento dell’approvvigionamento idrico con integrazione dell’impianto di osmosi inversa, di quelli di deferrizzazione e dei filtri. Prosegue Cenni “mi auguro che tutto questo non si perda nelle procedure burocratiche”.
Inchiesta giudiziaria. Nell’interrogazione Cenni chiedeva notizie anche sull’inchiesta giudiziaria in atto e il Governo ha confermato che la magistratura sta procedendo nell’indagine. “A differenza di chi, in questi giorni, ha solo cercato di strumentalizzare la vicenda per il proprio tornaconto politico. Spero che tutto si concluda in tempi brevi per il bene di tutti e per la tranquillità di Ranza e dei tanti che da anni lavorano con grande responsabilità dentro l’Istituto”. Cenni ha ricordato il grande impegno locale in questi anni di Comune, Provincia, dei Garanti dei detenuti, del personale che dentro il carcere lavora in differenti funzioni “Tutti questi soggetti hanno bisogno di sapere che lo Stato c’è. Vigileremo su tutti gli impegni da Lei annunciati – ha risposto Cenni nel, che da anni segue le vicende legate alla casa circondariale di Ranza – chiedendo al Governo di affiancare il lavoro prezioso che in questi anni hanno portato avanti le istituzioni locali, alcuni soggetti del mondo economico e cooperativo. C’è un impegno complessivo del territorio che mi auguro possa contare su risposte certe e concrete del governo centrale e del Dipartimento di amministrazione penitenziaria”.