CHIUSI. Un grande nastro rosa, composti da pezzi di lana lavorata a mano dalle donne di tutta Italia, in questi giorni occupa la parete di ingresso del presidio sociosanitario di Chiusi. L’addobbo è accompagnato da manifesti di Iosempredonna, la onlus costituita nel febbraio 1997 e della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. “La campagna del nastro rosa – sottolinea l’assessore comunale alle politiche sociali Simona Cardaioli – è stata ideata nel 1989 negli Stati Uniti da Evelyn Lauder (dell’omonima multinazionale della cosmetica), per sensibilizzare le donne sulla necessità di sottoporsi ad opportuni esami per prevenire il tumore del seno. Il Comune di Chiusi sostiene questo tipo di iniziative, per contribuire a diffondere una cultura della prevenzione su tutto il territorio, coinvolgendo tutte le associazioni di categoria. Così, per tutto il mese di ottobre, oltre all’esposizione del nastro sarà illuminata di rosa la torre campanaria”.
L’associazione “Iosempredonna” si è occupata di ricucire i pezzetti di stoffa, spesso arrivati insieme a biglietti di testimonianza e di auguri, per formare “nastri” esposti anche all’ospedale di Nottola e alle terme di Chianciano. “Il nastro rosa – osserva la presidente dell’associazione, Pinuccia Musumeci – serve a sensibilizzare sulla prevenzione, ma anche a portare solidarietà alle donne che hanno vissuto l’esperienza del tumore al seno. La nostra associazione accompagna le donne alla magnetoterapia, fornisce loro ginnastica riabilitativa e sostegno psicologico gratuiti, ma vorrebbe far comprendere la prevenzione può essere decisiva per evitare interventi invasivi o cure pesanti. Con questa azione vogliamo sollecitare l’opinione pubblica e trovare i percorsi giusti integrati da azioni, sempre in collaborazione con gli operatori sanitari”. A questo proposito, va segnalata la giornata della prevenzione all’ospedale di Nottola, il 20 ottobre, rivolta alle donne sotto i 45 anni: per prenotare basta telefonare allo 0578/713281.
La campagna del nastro rosa, da diciassette anni in Italia, è il frutto di una collaborazione tra Estée Lauder Companies e della Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, istituzione che da quasi novanta anni è impegnata nella promozione della salute e nella diffusione di una corretta cultura della prevenzione oncologica. Iosempredonna, inoltre, aderisce a “Europa donna”, movimento di opinione fondato da Umberto Veronesi, nato per promuovere nel continente la diffusione di informazioni corrette e aggiornate sul tumore del seno. Intanto è la prima volta che il “nastro rosa” approda in grande stile nella Val di Chiana senese.
L’associazione “Iosempredonna” si è occupata di ricucire i pezzetti di stoffa, spesso arrivati insieme a biglietti di testimonianza e di auguri, per formare “nastri” esposti anche all’ospedale di Nottola e alle terme di Chianciano. “Il nastro rosa – osserva la presidente dell’associazione, Pinuccia Musumeci – serve a sensibilizzare sulla prevenzione, ma anche a portare solidarietà alle donne che hanno vissuto l’esperienza del tumore al seno. La nostra associazione accompagna le donne alla magnetoterapia, fornisce loro ginnastica riabilitativa e sostegno psicologico gratuiti, ma vorrebbe far comprendere la prevenzione può essere decisiva per evitare interventi invasivi o cure pesanti. Con questa azione vogliamo sollecitare l’opinione pubblica e trovare i percorsi giusti integrati da azioni, sempre in collaborazione con gli operatori sanitari”. A questo proposito, va segnalata la giornata della prevenzione all’ospedale di Nottola, il 20 ottobre, rivolta alle donne sotto i 45 anni: per prenotare basta telefonare allo 0578/713281.
La campagna del nastro rosa, da diciassette anni in Italia, è il frutto di una collaborazione tra Estée Lauder Companies e della Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, istituzione che da quasi novanta anni è impegnata nella promozione della salute e nella diffusione di una corretta cultura della prevenzione oncologica. Iosempredonna, inoltre, aderisce a “Europa donna”, movimento di opinione fondato da Umberto Veronesi, nato per promuovere nel continente la diffusione di informazioni corrette e aggiornate sul tumore del seno. Intanto è la prima volta che il “nastro rosa” approda in grande stile nella Val di Chiana senese.