Il consigliere di Voltiamo Pagina si dice "perplesso" per l'uscita dalla rete Ready
SIENA. La recente decisione, presa dalla giunta comunale di Siena, con la quale ha revocato l’adesione del comune alla Rete Re.a.dy, ha suscitato comprensibili reazioni di stupore e di contrarietà e in altri casi,come il mio, forti perplessità. Vorrei però, pur rispettando fino in fondo le reazioni che tale decisione ha provocato, riportare la discussione e il confronto tra associazioni e istituzioni all’interno di un quadro di rapporti tutelati dalla nostra Costituzione. E su un concetto voglio essere chiaro,e su questo non ho dubbi sul fatto che anche il sindaco Luigi De Mossi è coerente con gli impegni presi in campagna elettorale per tutela dei diritti e della libertà di pensiero: sui diritti civili e le libertà individuali non si arretra!
Siamo sicuri che l’adesione o meno di un ente locale a una rete sia determinante per garantire quotidianamente i diritti civili e le libertà individuali?
Forse le risposte a questa domande saranno contrastanti e apparentemente inconciliabili,ma se l’obiettivo comune e condiviso è quello di non arretrare sulla fondamentale difesa dei diritti civili e sulla tutela delle libertà individuali, delle forme di dialogo continuo, qui a livello locale, tra l’istituzione e le associazioni impegnate nel mondo dei diritti civili, si possono e si devono trovare.
Quando si parla di diritti civili e di libertà individuali c’è sempre l’individuo con la sua dignità al centro del dibattito e non concetti astratti, quindi,proprio per non cedere lo spazio alla tentazione di uno scontro su questi temi e per impedire continue strumentalizzazioni politiche da una parte e dall’altra ideologizzando temi e questioni relativi alla vita d singoli individui, mi farò promotore di un incontro tra sindaco e le associazioni e fin da subito in qualità di consigliere comunale di maggioranza sono disponibile per degli incontri costruttivi e trasparenti sulla questione.
Questa Amministrazione e su questo posso affermarlo con cognizione di causa senza il rischio di essere smentito, non ha mai discriminato e mai discriminerà sulla base dell’identità di genere, per la religione o orientamento sessuale, e su questo ribadisco nuovamente il concetto: sui diritti civili e sulle libertà individuali non si arretra!
Ovviamente,e sarebbe ipocrita negarlo, dentro la maggioranza ci sono diverse sensibilità, come delle resto ci sono state e ci saranno nelle maggioranze che hanno governato e governeranno la città, ma su una cosa siamo tutti concordi: le istituzioni sono laiche e il punto di riferimento è la carta costituzionale!
Io vengo da un percorso politico di formazione laica e proprio in virtù di questa formazione auspico il confronto tra le diverse posizioni, senza preconcetti o barricate. Siena è una città meravigliosa e accogliente e non farà mai venire meno l’inclusività e il rispetto della dignità delle persone. Non a caso, questa amministrazione su un tema delicato come la disabilità ha istituito il garante, a conferma che il ruolo sociale e l’impegno per l’inclusività e l’accessibilità della città è al primo posto.
Il tema dei diritti civili è un tema che ha una sua complessità e le questioni non si risolvono nei limiti delle azioni di un ente locale,quello che invece l’ente locale può fare e lo sta già facendo è garantire la tutela dei diritti di tutti i cittadini,senza discriminare nessuno. Così come, bisogna lavorare per rafforzare l’impegno quotidiano, ciascuno con il proprio ruolo, per contrastare le varie forme di bullismo, violenze sulle donne e la violenza in genere. Per quanto mi riguarda i diritti civili e la tutela delle libertà individuali sono al primo posto e confermo la mia disponibilità per un incontro con le varie associazioni.
Si può e si deve dialogare,il muro contro muro non serve a nessuno.