Il gestore di un’attività commerciale, insospettito dalla presenza di un oggetto metallico di forma rettangolare, apposto nella fessura del bancomat, ha avvisato la Polizia
SIENA. Sabato sera le Volanti della Polizia sono intervenute in questa Via Banchi di Sotto a seguito della segnalazione di un’anomalia ad un bancomat.
Il gestore di un’attività commerciale, insospettito dalla presenza di un oggetto metallico di forma rettangolare, apposto nella fessura del bancomat, ha immediatamente avvisato la Polizia che, in effetti, ha avuto modo di constatare che era stata inserita, da ignoti malfattori, una apparecchiatura, comunemente denominata “skimmer”, utilizzata per la clonazione delle carte di credito/bancomat, perfettamente attiva e funzionante.
Gli agenti hanno individuato un meccanismo in plastica incollato alla fessura dell’ingresso delle carte magnetiche dello sportello ATM ed una piastra in metallo con fissate all’interno delle batterie collegate con fili ad un altro dispositivo di archiviazione dati (con scheda micro SD da 32 Giga) con annessa una microcamera.
Dopo averla rimossa, gli Agenti della Questura l’hanno sequestrata anche per poter ora svolgere le opportune indagini per il rintraccio dei responsabili.
Tale sistema viene, purtroppo, utilizzato da esperti malfattori specializzati nella clonazione dei dati delle carte di credito, dati poi utilizzati per cospicui e fraudolenti prelievi ai danni degli ignari intestatari delle stesse.
Poiché a Siena, purtroppo, non è la prima volta che la Polizia effettua sequestri di apparecchiature analoghe su apparati per il prelievo di denaro, occorre sensibilizzare sia i gestori di tali apparecchiature Atm che la cittadinanza a prestare particolare attenzione in caso di utilizzo di tali sistemi.