POGGIBONSI. “La crisi economica da una parte ha messo in ginocchio le aziende della Valdelsa e dall’altra il governo Berlusconi, con la modifica del codice della proprietà industriale, gli ha dato il colpo di grazia”. Con queste parole il segretario dell’Unione comunale del Pd di Poggibonsi, Gabriele Rizzo, interviene sulla modifica del codice della proprietà industriale, voluta e portata avanti dal governo di centrodestra.
“La sciagurata modifica dell’articolo 239 del codice della proprietà industriale – spiega Rizzo – voluta con un blitz della Lega Nord, avrà nefaste conseguenze per tutto il settore dell’industrial design, uno dei comparti di punta del nostro tessuto economico-produttivo. In base al nuovo testo, infatti, la protezione accordata ai disegni ed ai modelli ai sensi dell’art.2, n.10 della legge 633/41, viene colpevolmente estesa anche alle opere del disegno industriale che, anteriormente al 19 aprile 2001, erano diventate di pubblico dominio e quindi liberamente riproducibili senza dover corrispondere compensi per il diritto d’autore”.
“All’atto pratico – dice Rizzo – decine di aziende, concentrate in particolare nel distretto industriale della Valdelsa, rischiano di chiudere, facendo rimanere senza lavoro migliaia di persone. Il governo con la nuova norma ha dichiarato che, a partire dal 2 settembre scorso, data della sua entrata in vigore, tutte le produzioni di altissima qualità realizzate dai nostri artigiani nelle decine di aziende valdelsane, sono illecite ed illegittime e quindi punibili come merce contraffatta, al pari delle produzioni di scarsissima qualità che ogni giorno invadono i nostri mercati. Paradossalmente, tutto questo avviene in contrasto con quanto previsto da un'altra legge, la n.99 del 2009, che aveva confermato la legittimità delle produzioni per tutte quelle aziende che, prima del 19 aprile 2001, producevano opere di disegno industriale considerate di pubblico dominio”. “Il Partito Democratico di Poggibonsi – conclude il segretario – continuerà a stare al fianco delle aziende e dei lavoratori e continuerà a porre in essere, tramite i propri rappresentanti in Parlamento e nelle altre sedi istituzionali, ogni e più opportuna iniziativa al fine di scongiurare e porre rimedio alla sciagurata e nefasta decisione del governo”.
“La sciagurata modifica dell’articolo 239 del codice della proprietà industriale – spiega Rizzo – voluta con un blitz della Lega Nord, avrà nefaste conseguenze per tutto il settore dell’industrial design, uno dei comparti di punta del nostro tessuto economico-produttivo. In base al nuovo testo, infatti, la protezione accordata ai disegni ed ai modelli ai sensi dell’art.2, n.10 della legge 633/41, viene colpevolmente estesa anche alle opere del disegno industriale che, anteriormente al 19 aprile 2001, erano diventate di pubblico dominio e quindi liberamente riproducibili senza dover corrispondere compensi per il diritto d’autore”.
“All’atto pratico – dice Rizzo – decine di aziende, concentrate in particolare nel distretto industriale della Valdelsa, rischiano di chiudere, facendo rimanere senza lavoro migliaia di persone. Il governo con la nuova norma ha dichiarato che, a partire dal 2 settembre scorso, data della sua entrata in vigore, tutte le produzioni di altissima qualità realizzate dai nostri artigiani nelle decine di aziende valdelsane, sono illecite ed illegittime e quindi punibili come merce contraffatta, al pari delle produzioni di scarsissima qualità che ogni giorno invadono i nostri mercati. Paradossalmente, tutto questo avviene in contrasto con quanto previsto da un'altra legge, la n.99 del 2009, che aveva confermato la legittimità delle produzioni per tutte quelle aziende che, prima del 19 aprile 2001, producevano opere di disegno industriale considerate di pubblico dominio”. “Il Partito Democratico di Poggibonsi – conclude il segretario – continuerà a stare al fianco delle aziende e dei lavoratori e continuerà a porre in essere, tramite i propri rappresentanti in Parlamento e nelle altre sedi istituzionali, ogni e più opportuna iniziativa al fine di scongiurare e porre rimedio alla sciagurata e nefasta decisione del governo”.