Dal 1° giugno al via la Carta dei Tirocini
Novità invece per quanto riguarda il sostegno al reddito. Si estende la mobilità in deroga a tutti coloro che hanno esaurito il periodo di mobilità o di disoccupazione nel periodo 2011/12 e che maturano il diritto alla pensione nei 12 mesi successivi, a tutti quei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a partire dal 1° gennaio 2011, agli apprendisti, ma anche ai lavoratori in somministrazione o a tempo determinato che non possono beneficiare di altri ammortizzatori (ma possono vantare 12 mesi di anzianità continuativa nell’azienda che ha effettuato il licenziamento, di cui almeno 6 di lavoro effettivamente prestato e 36 mesi di anzianità lavorativa nell’arco della vita con qualunque tipologia di contratto). La domanda deve essere presentata entro 30 giorni dal licenziamento o 30 giorni dal 1° maggio 2011 se il licenziamento è avvenuto prima. Quest’ultimo intervento risulta importante soprattutto in un mercato del lavoro sempre più precario in cui i giovani sono i più colpiti. Sono proprio loro a chiedere a questo Paese un intervento serio. Occorre non lasciarli soli, ma investire su di loro e sulle loro capacità, perchè ciò significa investire sul futuro.
Proprio su questo principio si basa infine l’accordo Regione/Parti sociali che ha portato alla redazione della Carta dei Tirocini attiva dal 1° giugno ’11 con l’intenzione di arrivare a breve ad una legge regionale. E’ molto significativo questo intervento, purtroppo reso necessario da un uso diffuso dello strumento del tirocinio in modo improprio, abbandonando il suo obiettivo formativo ed utilizzandolo per mascherare lavoro subordinato non retribuito. La Regione Toscana è la prima Regione che interviene su questa problematica e nel merito sono state recepite molte delle proposte che la CGIL sta promuovendo nella campagna ‘Giovani non più disposti a tutto’ (significativo lo slogan ‘non più stage truffa’). Nella Carta si stabilisce che i tirocinanti (ovviamente sono esclusi tutti quei tirocini promossi da università, istituzioni scolastiche, ecc…) non possono sostituire contratti a termine nei momenti di picco delle attività o personale in ferie; si prevede la possibilità di un rimborso fino a 400 euro; si limita il numero dei tirocinanti per azienda e si escludono dalla possibilità di attivare tirocini le aziende senza dipendenti; si attivano degli incentivi per la stabilizzazione dei tirocinanti fino a 8 mila euro (10 mila per gli appartenenti alle categorie legge 68/99).
Con la Provincia di Siena stiamo poi discutendo in sede di Commissione provinciale tripartita di una possibile estensione della platea dei tirocinanti (oltre i 30 anni e sopra i 50). Purtroppo la crisi che stiamo attraversando ha messo molte persone che sono state licenziate nella condizione di doversi riprofessionalizzare per affrontare un mercato del lavoro notevolmente cambiato.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alle Camere del Lavoro del territorio senese.
CGIL Siena