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di Enrico Campana
SIENA. Italia Under 18 strepitosa per due gare, vittorie squillanti con Bulgaria e Turchia, sconfitta di misura dai russi nell’ultima gara delle qualificazioni e poi il “crack” come contraccolpo per quel mancato successo e sul piano pratico l’esperienza dei nostri giocatori e quello tecnico dei rimbalzi. A questo proposito, il pivot Giovanni Pini, 2,05 carpigiano tesserato per la Pall.Reggiana, ha segnato solo 3 punti contro i croati senza un pivot… Ecco maturare tre sconfitte consecutive onorevolissime, dopo quelle con i russi, quelle nella fase di qualificazione con la Grecia e quella con la Croazia che mette sottocanestro un 16enne di 2,03, Dario Saric. E adesso bisogna battere la Serbia, campione uscente, per chiudere in bellezza, e tentare di lottare per le medaglie dopo che la nostra pallacanestro esterofilizzante a archiviato le due delusioni delle Under 20, il 10° posto della maschile di Pino Sacripanti (coach di Caserta in part time) e il 12° e ultimo posto della femminile di Nino Molino (coach degli scudetti di Taranto e Napoli).
La cosa più preoccupante di questa Italia juniores? E’ ultima – anzi buona ultima – nei rimbalzi sia in quelli offensivi (8,3) e difensivi (22,3), totale 30,5 di media staccata di ben 16 dalla Lettonia e mediamente di 8-10 dalle squadre più qualificate. Ne ha presi 11 in meno con la Grecia (30-41) e 7 con la Croazia, e ho lanciato scherzosamente un appello a Dino Meneghin per provvedere, visto che i problemi dello sport in Italia sono sempre riconducibili ai soldi, fino alla stucchevole invettiva anti-senese dell’Armani per giustificare il suo duplice 0-4 nelle ultime finali scudetto: “Anche se i bilanci delle Federazione sono meno floridi di un tempo, Dino Meneghin dovrebbe intervenire e mettere 100 euro a rimbalzo, 150 per quelli d’attacco. Scherzi a parte..”.
In tempi di crisi, in un europeo dove nelle prime due gare la star è stato Alessandro Gentile (Benetton) con 42 punti contro i turchi, i greci hanno trovato il giocatore col nome “giusto”, Linos Khrysiskopoulos, 2,03, 17 anni, che ha già addosso gli occhi di tutti i club NBA avendo segnato nelle ultime due gare con Italia e Turchia 55 punti, con 26 rimbalzi oltre agli assist, perché questo ragazzo dell’isola di Corfu preso dall’Aris Salonicco e beneficiato dalla “cura David Blatt” (coach dei tessalonikkesi tornato al Maccabi e in passato dell’ultimo scudetto Benetton) è uno small forward di grandissimo talento, come i vari Papaloukas, Bourousis e Diamantidis.
Fra i 12 azzurrini di coach Antonio Bocchino, ci sono anche tre giocatori della Mens Sana che questa stagione hanno vinto lo scudetto di categoria e fatto esperienza nella società satellite grazie al doppio tesseramento. Si tratta di Nunzio Sabbatino (18 anni compiuti, 1,90, guardia-play,napoletano di Pollena Trocchia), Giorgio Sgobba (m. 1,98, 18 anni il 4 agosto, toscano di Massa e Cozzile, anche se sul roster è indicato Firenze) e Diego Monaldi ( m.1,90, guardia, 17 anni, di Aprilia). Sabbatino e Sgobba entrano nel quintetto iniziale, rispettivamente con 29,8 e 14,4 minuti di gioco, meno utilizzato Monaldi con 9,6, dopo 5 gare.
Sabbatino ha 8/18 (44%) da 2 punti, 4/8 da 3 (50%), 7/8 nei tl , 1,8 rimbalzi, 3,8 negli assist, 3,6 perse contro 1,7 recuperate, media 7 punti. Le sue migliori prestazioni sono venute con Bulgaria (10 punti) e soprattutto Turchia (10 punti e soprattutto 9 assist) poi il brusco calo di fiducia ma forse anche fisico: 7 perse, 3 punti, 1 canestro, 1 rimbalzo contro la Russia, e 3/7, nessun tiro libero, 3 rimbalzi e 3 assist, soli 6 punti contro i croati. Giorgio Sgobba invece segna 5 punti di media, con 15/27 (59,3%), nessun tiro da 3, 7/11 dalla lunetta, 4,2 rimbalzi, in una squadra dove i tiratori sono Gentile e Ceron. Dato un valido apporto contro la Turchia, la migliore gara della squadra, con 10 punti e 3/5 al tiro e 4 liberi su 4, ha giocato la sua miglior gara contro i russi, 6/9, 14 punti, 2/4 ai liberi, 8 rimbalzi. Infine, il giovane laziale Diego Monaldi ha segnato un totale di 11 punti (top i 6 con la Russia) con 2,1, 1,2 assist,e purtroppo nessun rimbalzo in 9,6 minuti di media.
SIENA. Italia Under 18 strepitosa per due gare, vittorie squillanti con Bulgaria e Turchia, sconfitta di misura dai russi nell’ultima gara delle qualificazioni e poi il “crack” come contraccolpo per quel mancato successo e sul piano pratico l’esperienza dei nostri giocatori e quello tecnico dei rimbalzi. A questo proposito, il pivot Giovanni Pini, 2,05 carpigiano tesserato per la Pall.Reggiana, ha segnato solo 3 punti contro i croati senza un pivot… Ecco maturare tre sconfitte consecutive onorevolissime, dopo quelle con i russi, quelle nella fase di qualificazione con la Grecia e quella con la Croazia che mette sottocanestro un 16enne di 2,03, Dario Saric. E adesso bisogna battere la Serbia, campione uscente, per chiudere in bellezza, e tentare di lottare per le medaglie dopo che la nostra pallacanestro esterofilizzante a archiviato le due delusioni delle Under 20, il 10° posto della maschile di Pino Sacripanti (coach di Caserta in part time) e il 12° e ultimo posto della femminile di Nino Molino (coach degli scudetti di Taranto e Napoli).
La cosa più preoccupante di questa Italia juniores? E’ ultima – anzi buona ultima – nei rimbalzi sia in quelli offensivi (8,3) e difensivi (22,3), totale 30,5 di media staccata di ben 16 dalla Lettonia e mediamente di 8-10 dalle squadre più qualificate. Ne ha presi 11 in meno con la Grecia (30-41) e 7 con la Croazia, e ho lanciato scherzosamente un appello a Dino Meneghin per provvedere, visto che i problemi dello sport in Italia sono sempre riconducibili ai soldi, fino alla stucchevole invettiva anti-senese dell’Armani per giustificare il suo duplice 0-4 nelle ultime finali scudetto: “Anche se i bilanci delle Federazione sono meno floridi di un tempo, Dino Meneghin dovrebbe intervenire e mettere 100 euro a rimbalzo, 150 per quelli d’attacco. Scherzi a parte..”.
In tempi di crisi, in un europeo dove nelle prime due gare la star è stato Alessandro Gentile (Benetton) con 42 punti contro i turchi, i greci hanno trovato il giocatore col nome “giusto”, Linos Khrysiskopoulos, 2,03, 17 anni, che ha già addosso gli occhi di tutti i club NBA avendo segnato nelle ultime due gare con Italia e Turchia 55 punti, con 26 rimbalzi oltre agli assist, perché questo ragazzo dell’isola di Corfu preso dall’Aris Salonicco e beneficiato dalla “cura David Blatt” (coach dei tessalonikkesi tornato al Maccabi e in passato dell’ultimo scudetto Benetton) è uno small forward di grandissimo talento, come i vari Papaloukas, Bourousis e Diamantidis.
Fra i 12 azzurrini di coach Antonio Bocchino, ci sono anche tre giocatori della Mens Sana che questa stagione hanno vinto lo scudetto di categoria e fatto esperienza nella società satellite grazie al doppio tesseramento. Si tratta di Nunzio Sabbatino (18 anni compiuti, 1,90, guardia-play,napoletano di Pollena Trocchia), Giorgio Sgobba (m. 1,98, 18 anni il 4 agosto, toscano di Massa e Cozzile, anche se sul roster è indicato Firenze) e Diego Monaldi ( m.1,90, guardia, 17 anni, di Aprilia). Sabbatino e Sgobba entrano nel quintetto iniziale, rispettivamente con 29,8 e 14,4 minuti di gioco, meno utilizzato Monaldi con 9,6, dopo 5 gare.
Sabbatino ha 8/18 (44%) da 2 punti, 4/8 da 3 (50%), 7/8 nei tl , 1,8 rimbalzi, 3,8 negli assist, 3,6 perse contro 1,7 recuperate, media 7 punti. Le sue migliori prestazioni sono venute con Bulgaria (10 punti) e soprattutto Turchia (10 punti e soprattutto 9 assist) poi il brusco calo di fiducia ma forse anche fisico: 7 perse, 3 punti, 1 canestro, 1 rimbalzo contro la Russia, e 3/7, nessun tiro libero, 3 rimbalzi e 3 assist, soli 6 punti contro i croati. Giorgio Sgobba invece segna 5 punti di media, con 15/27 (59,3%), nessun tiro da 3, 7/11 dalla lunetta, 4,2 rimbalzi, in una squadra dove i tiratori sono Gentile e Ceron. Dato un valido apporto contro la Turchia, la migliore gara della squadra, con 10 punti e 3/5 al tiro e 4 liberi su 4, ha giocato la sua miglior gara contro i russi, 6/9, 14 punti, 2/4 ai liberi, 8 rimbalzi. Infine, il giovane laziale Diego Monaldi ha segnato un totale di 11 punti (top i 6 con la Russia) con 2,1, 1,2 assist,e purtroppo nessun rimbalzo in 9,6 minuti di media.