
di Enrico Campana
SIENA. Quando si dice la parola, anzi il linguaggio e la forza della pubblicità. Per l’Italia è arrivato il giorno dell’Amaro Montenegro, non il distillato che crea le atmosfere, ma quello che sa di fiele lavorato nelle sale dalle impervie località montenegrine e che rade al suolo sogni, speranze, progetti e una possibile rinascente credibilità del settore maschile azzurro..
Si giocano in questa micro-nazione slava e quasi in parallelo due gare decisive, quella fra Lituania e Italia per le qualificazioni dei cadetti e quella per le qualificazioni europee 2011 fra Montenegro e l’ammiraglia azzurra di Simone Pianigiani fra le alture di Bijelo Polje, con Dino Meneghin che preferisce invece assistere a Cagliari alla gara della femminile per premiare “Carta canta”, cioè la brava capitana della squadra femminile juniores che col suo magnifico oro non basta a raddrizzare una stagione che ha preso una brutta piega.
La fusione a freddo Pianigiani-nazionale non ha dato i frutti sperati, la squadra ha reagito ma dopo 2 sconfitte ne ha subito una terza col Montenegro di Dule Vujosevic, il prossimo turno riposa e torna in campo il 17 a Tel Aviv per il ritorno con Israele, che per fortuna non è riuscito a vincere in Finlandia e tiene così in corsa gli azzurri per un ipotetico secondo posto. La squadra slava, che ha demolito i nostri giocatori nei 5 minuti finale, non mi è parsa imbattibile, a parte quel grandissimo gigante di Nikola Pekic che a Siena ricordano benissimo per aver deciso le sorti di Panathinaikos-Mps di due anni fa, il trampolino di lancio per la vittoria dei greci in coppa dei Campioni.
Pekovic, che andrà a giocare nella NBA, ha segnato 28 punti e per fortuna aveva problemi di falli. I nostri pivot solo 2 in tutto, Bargnani ha avuto una grande fiammata ma lui e Belinelli stanno al gioco di squadra come Fini e Bocchino al Pdl della maggioranza di Governo. Sotto il tallone degli slavi ai rimbalzi (26 contro 43!), l’Italia ha già fatto miracoli nel riuscire a stare in partita per 35 minuti. Il discorso si è chiuso proprio quanto con due canestri dei due giocatori NBA (NBA canadese, non statunitense), l‘Italia ha recuperato da 52-57 a 57 pari, in quel momento Pekovic ha fatto la differenza, mentre – al solito – gli slavi hanno trovato nel momento più difficile giocatori capaci di diventare fenomeni, come Jeretic e Dragicevic, che con uno schiaccione ha psicologicamente ammazzato i rivali.
Punteggio finale 71-62, parziali di 15-14, 17-20, 18-12 3 21-16. In classifica 1 vittoria contro 3 sconfitte, passa la prima; per cui adesso la favorita è Montenegro, imbattuta. Con le prime dei 3 gironi passano anche le migliori seconde dei 3 gironi, per cui adesso bisogna vincere e con scarti significativi.
Israele ha perso 83-84 in Finlandia, è bene, ma la ritroviamo col dente avvelenato, per i ragazzi azzurri è un brutto ferragosto di lavoro e riflessione in quel di Roma, in attesa di imbarcarsi per Tel Aviv. Imbarcarsi sull’aeroplano, non sul… campo.
Per quanto riguarda i senesi, sua fedeltà Carraretto 7 sempre nel quintetto base, 25 minuti senza errori, 1/1da 2 e da 3, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi 2 assist, mentre il jolly Tomas Ress ha provato a turare le falle sotto canestro, ma non è un pivot di ruolo e non è stato bene, 1 punto, 0/2 al tiro, 4 rimbalzi. Ma là sotto c’è chi ha fatto peggio, vedi Bargnani con 3 soli rimbalzi e nessun tiro libero. Questo dice tutto. Perdere di 9 punti senza essere pericolosi, prendere falli, farne a propria volta ben 29, tirare malissimo (16/33 e 7/24 da 3), oltre alla figuraccia ai rimbalzi è già la dimostrazione che questa squadra almeno non è rassegnata e ha un’anima.
Siccome le cattive notizie non vengono mai sole, sempre dal Montenegro è arrivata in parallelo la notizia del crollo della squadra cadetti con 5 senesi contro la Lituania, che passa a pari punti ai quarti del campionato europeo con Italia e Grecia e con un solo successo in virtù dei 19 punti di scarto (80-61, 29-16, 16-9, 12-17, 26-16). Che erano addirittura 25 dopo i primi due tempi. Il bello è che l’Italia sembrava avere già in tasca la qualificazione, poteva perdere fino a 7 punti, ha deciso di fare… le cose in grande con una formazione che non aveva vinto ancora una gara. Ma che bravi… Per quanto riguarda i virtussini, Imbrò 9, Bianconi 3, Tessitori 6 (3/5 e 4 rimbalzi), Rovere non entrato, bene il mensanino Camillo Bianchi (4/5 0/1 e 5 rimbalzi) in una giornata da dimenticare, dove i giocatori chiave hanno toppato, a cominciare da Landi, il pivot. All’indomani del partitone coi greci ha sparato a salve 2/7 e 0/5.
SIENA. Quando si dice la parola, anzi il linguaggio e la forza della pubblicità. Per l’Italia è arrivato il giorno dell’Amaro Montenegro, non il distillato che crea le atmosfere, ma quello che sa di fiele lavorato nelle sale dalle impervie località montenegrine e che rade al suolo sogni, speranze, progetti e una possibile rinascente credibilità del settore maschile azzurro..
Si giocano in questa micro-nazione slava e quasi in parallelo due gare decisive, quella fra Lituania e Italia per le qualificazioni dei cadetti e quella per le qualificazioni europee 2011 fra Montenegro e l’ammiraglia azzurra di Simone Pianigiani fra le alture di Bijelo Polje, con Dino Meneghin che preferisce invece assistere a Cagliari alla gara della femminile per premiare “Carta canta”, cioè la brava capitana della squadra femminile juniores che col suo magnifico oro non basta a raddrizzare una stagione che ha preso una brutta piega.
La fusione a freddo Pianigiani-nazionale non ha dato i frutti sperati, la squadra ha reagito ma dopo 2 sconfitte ne ha subito una terza col Montenegro di Dule Vujosevic, il prossimo turno riposa e torna in campo il 17 a Tel Aviv per il ritorno con Israele, che per fortuna non è riuscito a vincere in Finlandia e tiene così in corsa gli azzurri per un ipotetico secondo posto. La squadra slava, che ha demolito i nostri giocatori nei 5 minuti finale, non mi è parsa imbattibile, a parte quel grandissimo gigante di Nikola Pekic che a Siena ricordano benissimo per aver deciso le sorti di Panathinaikos-Mps di due anni fa, il trampolino di lancio per la vittoria dei greci in coppa dei Campioni.
Pekovic, che andrà a giocare nella NBA, ha segnato 28 punti e per fortuna aveva problemi di falli. I nostri pivot solo 2 in tutto, Bargnani ha avuto una grande fiammata ma lui e Belinelli stanno al gioco di squadra come Fini e Bocchino al Pdl della maggioranza di Governo. Sotto il tallone degli slavi ai rimbalzi (26 contro 43!), l’Italia ha già fatto miracoli nel riuscire a stare in partita per 35 minuti. Il discorso si è chiuso proprio quanto con due canestri dei due giocatori NBA (NBA canadese, non statunitense), l‘Italia ha recuperato da 52-57 a 57 pari, in quel momento Pekovic ha fatto la differenza, mentre – al solito – gli slavi hanno trovato nel momento più difficile giocatori capaci di diventare fenomeni, come Jeretic e Dragicevic, che con uno schiaccione ha psicologicamente ammazzato i rivali.
Punteggio finale 71-62, parziali di 15-14, 17-20, 18-12 3 21-16. In classifica 1 vittoria contro 3 sconfitte, passa la prima; per cui adesso la favorita è Montenegro, imbattuta. Con le prime dei 3 gironi passano anche le migliori seconde dei 3 gironi, per cui adesso bisogna vincere e con scarti significativi.
Israele ha perso 83-84 in Finlandia, è bene, ma la ritroviamo col dente avvelenato, per i ragazzi azzurri è un brutto ferragosto di lavoro e riflessione in quel di Roma, in attesa di imbarcarsi per Tel Aviv. Imbarcarsi sull’aeroplano, non sul… campo.
Per quanto riguarda i senesi, sua fedeltà Carraretto 7 sempre nel quintetto base, 25 minuti senza errori, 1/1da 2 e da 3, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi 2 assist, mentre il jolly Tomas Ress ha provato a turare le falle sotto canestro, ma non è un pivot di ruolo e non è stato bene, 1 punto, 0/2 al tiro, 4 rimbalzi. Ma là sotto c’è chi ha fatto peggio, vedi Bargnani con 3 soli rimbalzi e nessun tiro libero. Questo dice tutto. Perdere di 9 punti senza essere pericolosi, prendere falli, farne a propria volta ben 29, tirare malissimo (16/33 e 7/24 da 3), oltre alla figuraccia ai rimbalzi è già la dimostrazione che questa squadra almeno non è rassegnata e ha un’anima.
Siccome le cattive notizie non vengono mai sole, sempre dal Montenegro è arrivata in parallelo la notizia del crollo della squadra cadetti con 5 senesi contro la Lituania, che passa a pari punti ai quarti del campionato europeo con Italia e Grecia e con un solo successo in virtù dei 19 punti di scarto (80-61, 29-16, 16-9, 12-17, 26-16). Che erano addirittura 25 dopo i primi due tempi. Il bello è che l’Italia sembrava avere già in tasca la qualificazione, poteva perdere fino a 7 punti, ha deciso di fare… le cose in grande con una formazione che non aveva vinto ancora una gara. Ma che bravi… Per quanto riguarda i virtussini, Imbrò 9, Bianconi 3, Tessitori 6 (3/5 e 4 rimbalzi), Rovere non entrato, bene il mensanino Camillo Bianchi (4/5 0/1 e 5 rimbalzi) in una giornata da dimenticare, dove i giocatori chiave hanno toppato, a cominciare da Landi, il pivot. All’indomani del partitone coi greci ha sparato a salve 2/7 e 0/5.