SIENA (a. p.) Lo sguardo rassegnato e sgomento del tecnico della SEI, incaricato di rimuovere ieri (7 agosto) la carcassa di un cassonetto della carta fuso poco fuori porta Pispini, è eloquente più di ogni parola.
Durante la notte, i “soliti ignoti” per puro divertimento o per mente ottenebrata da qualche miasmo di noia, hanno acceso un cassonetto della carta di cui è rimasto ben poco, con plastica fusa e bruciata, odore acre a distanza di ore, rischio di incendiare le macchine parcheggiate poco oltre due metri di scarpata.
“E non è la prima e non sarà l’ultima volta che la mattina mi mandano a raccogliere le “spoglie” dell’inciviltà di quanti non comprendono che tutto questo è pubblico e ci appartiene”, dice il dipendente della SEI, con
comprensibile rabbia.