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UDINE. Mare e vino, un’accoppiata vincente che Sea&Taste sta sfruttando per unire il piacere di una vacanza al mare ad un giro turistico tra le cantine e le aziende friulane che si occupano di enogastronomia. Un’iniziativa partita il 4 giugno con l’obiettivo di scoprire le meraviglie di città storiche come Trieste ed il suo castello, per proseguire navigando lungo il fiume Stella, ed assistere alla pesca sul fiume e visitare le cantine e le aziende agro-alimentari. E poi Palmanova, Clauiano, Strassoldo, e tutte le altre località caratteristiche del golfo di Trieste, compresa Grado e Lignano Sabbiadoro, con dei venerdì che fino al 24 settembre (e quindi per tutto il periodo estivo) saranno dedicati ad arte, cultura e storia del territorio del Friuli-Venezia Giulia, tra un bagno, uno stuzzichino e un bicchiere di buon vino friulano.
Non solo Italia: il vino friulano nel mondo
Uscendo dai confini nazionali, comunque, si può notare come il vino friulano nel mondo continui a mietere successi e importanti riconoscimenti come quelli raccolti all’International Wine & Spirit Competition di Londra, durante il quale il Pinot Grigio ha vinto la Bronze Medal, mentre il Sontium del 2016 ha preso la Silver Medal. Due vini di successo dell’etichetta friulana “I Feudi di Romans” della cantina Lorenzon, radicata nel territorio isontino, che si pone l’obiettivo di produrre vini di alta classe come il Sontium, appunto, realizzato con bacche di vigneti secolari di Pinot bianco, Malvasia, Friulano e Traminer aromatico. Ma il Friuli è molto attivo anche sul piano della promozione sia della friulanità nel mondo che della conoscenza dei vini friulani, e non solo verso i corregionali. A quest’obiettivo infatti mira l’iniziativa “Rinnoviamo la nostra friulanità”, in collaborazione con il “Ducato dei vini friulano”, organizzata quest’anno per far conoscere i vini friulani in Argentina e Uruguay. Un’ulteriore dimostrazione di come questo prodotto sia diffuso e apprezzato in tutto il mondo.
I vini migliori
A cercare vini di qualità tra le etichette friulane c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se si ha voglia di avere un’idea dell’ampio panorama disponibile, per rendersene conto basta consultare la selezione di vini friulani su Tannico, dove la lista è davvero lunga e variegata. D’altronde è la stessa Wine Spectator ad aver inserito al Vinitaly di Verona le friulane Jermann, La Tunella, Livio Felluga e Vie Di Romans, tra le cantine italiane di alta qualità. Per la Jermann il vino premiato è il Vintage Tunina 2013, realizzato con un uvaggio, in raccolto tardivo, di Sauvignon, Chardonnay, Ribolla Gialla, Malvasia Istriana e Picolit. Per La Tunella è stato nominato Il Biancosesto 2013 fatto con Friulano e Ribolla Gialla in parti uguali. Livio Felluga invece ha visto ben collocare il suo Terre Alte del 2008, vocato all’invecchiamento e realizzato con le bacche di Friulano, Pinot Bianco e Sauvignon. E infine la goriziana Vie di Romans si è qualificata, per la prima volta, con l’ottimo Chardonnay del 2011 prodotto nelle terre isontine.