CHIANCIANO TERME. Un "Patto per Chianciano", ovvero un accordo tra i quattro livelli istituzionali di un territorio, per garantire sviluppo e benessere.
A sottoscriverlo è stato il candidato sindaco per Chianciano della lista di centrosinistra, Gabriella Ferranti, il candidato per la Presidenza della Provincia, Simone Bezzini, il consigliere regionale Rosanna Pugnalini e il deputato Franco Ceccuzzi. L'incontro si è tenuto questa mattina (30 maggio) a Chianciano alla presenza di alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria e degli albergatori della città.
Ferranti ha presentato l'incontro definendo l'accordo con i politici presenti un "caposaldo per il programma" . La sinergia tra le istituzioni nell'intento di superare la crisi che attanaglia la stazione termale, è stato definito dalla candidata a sindaco "un elemento concreto e credibile all'interno del nostro progetto elettorale. Io non amo gli svolazzi ed i sogni ma la realtà ed è su questo che baso il mio impegno per il nostro paese nel quale vivo e vivrò per tutta la mia vita".
Franco Ceccuzzi ha parlato di "sguardo laico" rivolto ai "candidati esterni". "Qualora essi abbiano concretamente dei progetti per la città siamo aperti ed interessati. Resta però da considerare che l'unico emendamento per la legge 323 sul termalismo, legge ignorata da tempo, è stato presentato dal sottoscritto e respinto. In quell'emendamento si richiedeva l'estensione delle agevolazioni fiscali previste per le Zone Franche Urbane ai tredici territori sedi di stabilimenti termali Ex Eagat. Si parlava di esenzione per 5 anni dall’Ires, dall’Irap, dall’Ici, dal pagamento della Tia e l’esonero del versamento dei contributi previdenziali ma anche di finanziamenti per 30milioni di euro in cinque anni che sarebbero stati destinati a queste realtà termali. Nell'emendamento era contemplata anche la norma che permetteva la rottamazione delle licenze commerciali ed alberghiere per riconosce un equo indennizzo agli imprenditori che cessano l’attività e riconvertono l’immobile. Fondamentale, era la richiesta di revisione al ribasso degli studi di settore per quelle realtà che risentono in modo prolungato e consistente della crisi".
"Per quanto riguarda le case da gioco, posso solo dire – ha proseguito Ceccuzzi – che l'unica proposta fatta al Governo per Chianciano è stata presentata da me. Ma non è semplice modificare l'attuale configurazione delle case da gioco, una configurazione che si tiene fissa così dal dopoguerra". "Resta la necessità di insistere su questa strada per consentire un rilancio economico della città e per questo – ha concluso Ceccuzzi – ho avuto degli incontri anche in Regione per assicurare l'appoggio a questa proposta".
Un primo sguardo al Piano strutturale di Chianciano è stato lanciato da Ceccuzzi che ha parlato della necessità di investimenti importanti a lungo termine per i quali egli suggerirebbe la collaborazione "pubblico-privato". Ma non un privato qualunque. "Un privato – ha detto Ceccuzzi – che possa condividere gli intenti del pubblico e possa essere così stabile da non "stressare i tempi". Penso, per esempio, alla Fondazione Mps".
Anche in merito agli alberghi, oggettivamente troppi per una città come Chianciano, Ceccuzzi ipotizza una riduzione dei posti letto del 50% ed una conversione in edilizia residenziale. Una opzione che potrebbe migliorare anche il "problema casa" che si vive da tempo in tutta la provincia di Siena.
"Approccio laico" ai "candidati esterni" è stato espresso anche dal candidato alla Presidenza della Provincia, Simone Bezzini che ha ammesso che lo sforzo fino ad oggi fatto per far uscire dalla crisi Chianciano, probabilmente non ha dato i frutti sperati.
Ma tante cose sono in cantiere, ha ricordato Bezzini "per questo penso che il primo compito della Provincia sia quello di supportare Comune e Regione affinchè si chiudano le "partite aperte". "Il secondo obiettivo sarà quello di dare continuità ad inziative come quella del piano di marketing territoriale che ha bisogno di un medio-lungo periodo per cominciare a dare i suoi frutti".
Le idee di Bezzini, poi, passano dalla presenza di un assessore delegato a monitorare la situazione di Chianciano ed a coordinare il comitato con funzioni di "cabina di regia dello sviluppo" della stazione termale (nato nel 2005 dopo il Consiglio comunale e provinciale congiunto tenutosi proprio a Chianciano); alla proposta di inserire nei provvedimenti da prendere sulle misure anticrisi da parte della Fises, un plafond che sia esclusivamente per Chianciano di almeno 2milioni di euro. "Una condizione, questa – ha precisato Bezzini – che potrà favorire l'accesso al credito e che potrà sostenere eventuali nuove inziative imprenditoriali".
Un'altra proposta lanciata dal candidato alla Provincia è stata quella di far rientrare a pieno titolo Chianciano nel "manifesto delle attrattive". "Penso alla possibilità di legare Chianciano al sistema dei grandi eventi in provincia di Siena. Potremmo, per questo, coinvolgere Vernice Progetti, una società strumentale della Fondazione Mps che si occupa di eventi culturali".
Infine, uno sguardo alla viabilità da ritoccare così come all'istituto alberghiero che sarà ulteriormente potenziato attraverso la realizzazione della palestra, del convitto e di un "campus universitario" del settore.
Le conclusioni sono toccate alla candidata a sindaco di Chianciano che si è definita ottimista. "Ci sono elementi per lavorare con sicuro successo – ha detto Ferranti – per la ripresa economica della città".