SIENA (4-4-2): Coppola; Vitiello, Terzi, Ficagna, Rossi; Reginaldo, Codrea, Vergassola, Sestu (21’st Tronianiello); Calaiò (33’st Larrondo), Mastronunzio (44’st Carobbio) All. Conte A disp.: Farelli, Carobbio, Valdez, Troianiello, Brienza, Larrondo, Immobile
PADOVA (4-4-2): Agliardi; Legati, Renzetti, Cervo, Crespo; Bovo, Di Gennaro (39’s t Filippini), Italiano (21’st Vicente), Cuffa (33’ st Jiday); Succi, Vantaggiato All. Calori A disp.: Cano, Trevisan, Vicente, Rabito, Filippini, Jiday, Di Nardo
ARBITRO: Tozzi (Vellotto – La Rocca/Franzi)
AMMONITI: 46’st Di Gennaro (P), 25’st Ficagna (P)
MARCATORI: 11’pt Mastronunzio (S), 26’st (R) Succi (P), 43’st Reginaldo (S)
di Filippo Tozzi
SIENA. La partita che non ci si aspetta, specialmente quando l’abitudine alla vittoria inizia ad essere consolidata. L’inizio del match non promette spettacolo e divertimento. Il Padova palleggia coi centrali di difesa e il Siena resta a guardare nell’assenza totale di ritmo. Dopo 10 minuti i padroni di casa rompono il ghiaccio e Sestu cade in area senza che l’arbitro conceda il penalty. E’ il preludio. Lo spettacolo irrompe prepotentemente nella serata del Franchi con la bella azione bianconera di prima che porta al gol Mastronunzio. Andato sotto, il Padova non si dà per vinto e non rinuncia a creare qualche grattacapo di troppo alla difesa della Robur che, per la verità, aiuta la causa ospite con un paio di disimpegni rivedibili. Una girata al volo di Vantaggiato dimostra ai padroni di casa che il risultato non è acquisito. Si rivede la combinazione Reginaldo-Vergassola che mette Mastronunzio in condizioni di raddoppiare, ma la “vipera” non capitalizza. Il ritmo continua ad essere intermittente e il match vive di fiammate, come quella che al 41’ porta Sestu ad un incontro molto ravvicinato con Agliardi. Il bianconero non ha le idee chiare e ne esce un tiro/cross che non serve a nessuno, se non a mandare le squadre negli spogliatoi.
L’apertura della ripresa sembrerebbe mostrare un Siena non sazio. Nello spazio di tre minuti una palla respinta dalla difesa nell’area piccola e una conclusione dal limite di Mastronunzio che non inquadra lo specchio. La partita, però, si attesta sul binario dell’equilibrio e della battaglia a centrocampo fino al 19’, quando Sestu tenta un dribbling di troppo sulla linea di fondo invece che mettere in mezzo dove hanno la tana le vipere bianconere. La svolta si ha al 25’ del secondo tempo, quando Ficagna mette giù Vantaggiato e regala un rigore a Succi che non si fa pregare e spiazza Coppola. La Robur accusa il colpo, e nei minuti successivi appare appannata e prevedibile. Fortuna per il Siena che l’arbitro vede un fuorigioco alquanto dubbio sulla punizione che avrebbe portato il raddoppio ospite. Neppure questo scuote la Robur che manca di idee e velocità per riportarsi in vantaggio. Ci pensa Reginaldo, con un’autentica perla di interno destro a rientrare che brilla per bellezza e necessità.
Il Siena vince e consolida il primato. Le difficoltà incontrate e la fatica fatta per i tre punti mostrano che le insidie sono sempre in agguato. Occhi aperti in vista di Empoli.
PADOVA (4-4-2): Agliardi; Legati, Renzetti, Cervo, Crespo; Bovo, Di Gennaro (39’s t Filippini), Italiano (21’st Vicente), Cuffa (33’ st Jiday); Succi, Vantaggiato All. Calori A disp.: Cano, Trevisan, Vicente, Rabito, Filippini, Jiday, Di Nardo
ARBITRO: Tozzi (Vellotto – La Rocca/Franzi)
AMMONITI: 46’st Di Gennaro (P), 25’st Ficagna (P)
MARCATORI: 11’pt Mastronunzio (S), 26’st (R) Succi (P), 43’st Reginaldo (S)
di Filippo Tozzi
SIENA. La partita che non ci si aspetta, specialmente quando l’abitudine alla vittoria inizia ad essere consolidata. L’inizio del match non promette spettacolo e divertimento. Il Padova palleggia coi centrali di difesa e il Siena resta a guardare nell’assenza totale di ritmo. Dopo 10 minuti i padroni di casa rompono il ghiaccio e Sestu cade in area senza che l’arbitro conceda il penalty. E’ il preludio. Lo spettacolo irrompe prepotentemente nella serata del Franchi con la bella azione bianconera di prima che porta al gol Mastronunzio. Andato sotto, il Padova non si dà per vinto e non rinuncia a creare qualche grattacapo di troppo alla difesa della Robur che, per la verità, aiuta la causa ospite con un paio di disimpegni rivedibili. Una girata al volo di Vantaggiato dimostra ai padroni di casa che il risultato non è acquisito. Si rivede la combinazione Reginaldo-Vergassola che mette Mastronunzio in condizioni di raddoppiare, ma la “vipera” non capitalizza. Il ritmo continua ad essere intermittente e il match vive di fiammate, come quella che al 41’ porta Sestu ad un incontro molto ravvicinato con Agliardi. Il bianconero non ha le idee chiare e ne esce un tiro/cross che non serve a nessuno, se non a mandare le squadre negli spogliatoi.
L’apertura della ripresa sembrerebbe mostrare un Siena non sazio. Nello spazio di tre minuti una palla respinta dalla difesa nell’area piccola e una conclusione dal limite di Mastronunzio che non inquadra lo specchio. La partita, però, si attesta sul binario dell’equilibrio e della battaglia a centrocampo fino al 19’, quando Sestu tenta un dribbling di troppo sulla linea di fondo invece che mettere in mezzo dove hanno la tana le vipere bianconere. La svolta si ha al 25’ del secondo tempo, quando Ficagna mette giù Vantaggiato e regala un rigore a Succi che non si fa pregare e spiazza Coppola. La Robur accusa il colpo, e nei minuti successivi appare appannata e prevedibile. Fortuna per il Siena che l’arbitro vede un fuorigioco alquanto dubbio sulla punizione che avrebbe portato il raddoppio ospite. Neppure questo scuote la Robur che manca di idee e velocità per riportarsi in vantaggio. Ci pensa Reginaldo, con un’autentica perla di interno destro a rientrare che brilla per bellezza e necessità.
Il Siena vince e consolida il primato. Le difficoltà incontrate e la fatica fatta per i tre punti mostrano che le insidie sono sempre in agguato. Occhi aperti in vista di Empoli.